Alberto Genovese, la Cassazione conferma il sequestro di oltre 4 milioni di euro per reati fiscali

Quello del denaro è solo un capitolo dell’indagine con al centro due casi di violenza sessuale e per i quali la procura milanese ha già chiesto il processo

Confermato il sequestro di 4,3 milioni di euro a carico di Alberto Genovese, l’imprenditore accusato anche di reati fiscali, in un capitolo dell’indagine con al centro due casi di violenza sessuale e per i quali la procura milanese ha già chiesto il processo ed è in corso l’udienza preliminare. La decisione è stata confermata ieri, 24 novembre, dalla Cassazione dopo la convalida, avvenuta precedentemente, del tribunale del Riesame. A fine dello scorso aprile il gip Tommaso Perna aveva respinto la richiesta di sequestro preventivo della somma, avanzata dai pm sulla base di una presunta evasione relativa al 2018-2019.


Il processo

I pm hanno chiesto il processo nei confronti dell’imprenditore del web con l’accusa di aver violentato, dopo averle rese incoscienti con un mix di droghe, due modelle. La prima, 18 anni, durante una festa organizzata il 10 ottobre dell’anno scorso nel suo attico con vista sul Duomo e battezzato “Terrazza Sentimento”. L’altra, 23 anni, era stata sua ospite in una villa di lusso a Ibiza nel luglio precedente. Lo scorso 2 novembre, davanti al gup si è aperta l’udienza preliminare aggiornata al prossimo 28 gennaio. Il lungo rinvio si è reso necessario non solo per consentire a Genovese di decidere se scegliere il giudizio in abbreviato, ma anche, come hanno chiesto i difensori, per valutare la proposta risarcitoria di circa un milione e mezzo di euro avanzata dalla 18enne, tramite il suo legale, per le terribili sofferenze causate da quella tragica nottata.


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