Covid, Speranza alla Camera: «L’Italia meglio di altri Paesi: rafforzeremo i controlli ai confini»

L’84,58% degli italiani ha completato il ciclo vaccinale. Quanto alla nuova ondata, il ministro è stato risoluto: «Le regole ci sono, il governo dovrà muoversi per rinforzare i controlli»

Torna a insistere sull’essenzialità della campagna vaccinale il ministro della Salute Roberto Speranza. Nel corso del question time alla Camera ha ribadito che in un quadro come quello attuale, caratterizzato da crescenti contagi da Coronavirus e dalla circolazione della nuova variante Omicron, l’arma più potente che la popolazione ha per difendersi è quella del vaccino. «Sono 96 milioni 335 mila le dosi somministrate fino a oggi: i nostri numeri sono molto incoraggianti», ha detto Speranza nel fare il punto sulla quota di immunizzati nella popolazione. «L’87,44% sono prime dosi e l’84% richiami, pari a oltre 6 milioni», ha specificato. Gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale sono arrivati a quota 84,58%. Poi ha aggiunto che la priorità per anziani, fragili e immunodepressi resterà «sempre vigente» e ha ricordato che nelle ultime ore è stata aperta a tutti gli over 18 la possibilità di prenotarsi per la dose booster. E proprio a proposito delle terze dosi, Speranza ha fatto sapere che quelle inoculate finora sono 315.290 e rappresentano «un importante balzo in avanti nella campagna vaccinale». Per conseguire risultati migliori, il ministro ha ricordato che il commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo sta procedendo con la riapertura di diversi hub vaccinali funzionali a un numero maggiore di somministrazioni.


Il confronto con gli altri Paesi

Quanto alla situazione nel nostro Paese, messa a confronto con quelli confinanti, Speranza ha mostrato ottimismo: «I numeri dell’Italia in questo momento sono più bassi rispetto anche ad alcuni paesi Ue confinanti. A ieri l’incidenza su 7 giorni in Slovenia era di 786 casi, in Austria di 904 casi in Svizzera di 583 casi, in Germania di 485 casi e in Francia di 319 casi», ha chiarito. «Il dato dell’Italia nell’ultimo report dell’Iss è di 125 casi per 100mila abitanti e gli ultimi dati aggiornati a stanotte dicono che la cifra sale a 146. Quindi c’è una differenza tra il nostro Paese e gli altri». Speranza ha dunque sottolineato il fatto che l’Italia ha abbia sempre avuto standard di regole di ingresso elevato per gli arrivi da paesi extra Ue: «Per molti c’è la quarantena, e per gli altri c’è il Green pass. Credo che le regole ci siano – ha concluso – il governo dovrà muoversi per rinforzare i controlli, non solo negli aeroporti, ma anche in altre modalità di arrivo».


Leggi anche: