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Il piano del governo per Natale: nuove misure se l’Rt peggiora. Stop allo stato di emergenza: super-ruolo per Figliuolo

12 Dicembre 2021 - 08:41 Fabio Giuffrida
A Figliuolo un nuovo ruolo a partire già dal prossimo anno. Intanto il premier Draghi monitora la situazione epidemiologica del nostro Paese: ieri oltre 21 mila casi in appena 24 ore

Sono giorni cruciali per il governo alle prese con la decisione sul possibile rinnovo dello stato di emergenza mentre la curva pandemica dei contagi di Coronavirus continua a registrare aumenti soprattuto sui contagi, ma anche sui ricoveri. Il dato positivo per il momento è che l’indice Rt è tornato sotto l’1,2. Ma se dovesse salire, potrebbe scattare l’allarme con il sistema delle fasce a colori che porterebbe alcune regioni in zona gialla, altre addirittura in arancione a ridosso del Natale. Nell’esecutivo preoccupa l’aumento dei casi, ieri oltre 21 mila, e il rischio che si possa arrivare nei prossimi giorni anche a 30 mila contagi ogni 24 ore. Per questo motivo si inizia a parlare di estensione del Green pass rafforzato anche al trasporto pubblico locale, agli aerei e ai treni ad alta velocità. «Ma il punto vero sono le chiusure», dice al Corriere un esponente del governo. Al momento l’esecutivo si dice sereno, non ha alcuna intenzione di limitare la libertà di spostamento né di mettere particolari paletti a bar o ristoranti e non è tra le ipotesi lo stop alla stagione sciistica. Tutti sono concentrati sulla campagna vaccinale, che prosegue bene, anche se mancano all’appello ben 6 milioni di italiani, ancora senza nemmeno la prima dose.

Nuovo incarico per il commissario

Oggi la Repubblica anticipa che Draghi starebbe pensando a un piano per evitare la proroga dello stato d’emergenza. Al generale Francesco Paolo Figliuolo verrebbe dato un nuovo ruolo: l’ipotesi è quella di spostare la struttura commissariale sotto la Protezione civile, avvalendosi anche del comando operativo di vertice interforze (Covi) al cui vertice sarà nominato proprio Figliuolo per consentirgli di continuare a operare a pieni poteri. Tutto verrebbe fatto tramite una legge ad hoc da varare già nelle prossime settimane. In altre parole, il premier Mario Draghi vorrebbe ricondurre le misure straordinarie all’ordinario con una legge che conservi le strutture dello stato d’emergenza ma che le riporti in un contesto di ordinarietà, di normalità. Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio sta studiando il dossier così da dare una risposta in tempi celeri: la sua struttura è in grado di sostenere questo nuovo carico? Ha uomini e risorse a sufficienza? Ma c’è anche un piano B: per dare più tempo alla Protezione civile di organizzarsi, il governo potrebbe prorogare lo stato d’emergenza per un altro mese, massimo due, ma non di più. Bisognerà anche capire se misure come le fasce a colori o le zone rosse possano essere mantenute anche senza uno stato d’emergenza (che Pd e Forza Italia hanno sempre sostenuto per fronteggiare meglio la pandemia del Coronavirus).

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