Il dolore di Deborah Compagnoni dopo la morte del fratello: «La sua anima ci aspetterà sulle montagne»

L’ex atleta olimpica ha parlato all’indomani della tragedia che ha scosso la sua famiglia

«La perdita di un fratello è un dolore straziante. Lo è ancora di più per un fratello speciale come era per me Jacopo». Deborah Compagnoni, ex atleta e campionessa olimpica di sci, ha raccontato all’Ansa il suo dolore il giorno dopo la tragica morte del fratello a causa di una valanga. Jacopo e un suo amico stavano scendendo con gli sci dal canale Nord del Monte Sobretta, a circa 2.850 metri. La valanga che li ha raggiunti aveva un fronte di un centinaio di metri. «Sono sicura che la sua anima resterà nelle sue montagne ad aspettarmi ogni volta che sentirò la sua mancanza. Era un papà e un marito meraviglioso. Voglio ricordarlo sempre con il suo sorriso – ha detto Deborah -. Quando rientrava soddisfatto a casa dalle sue escursioni estive o invernali, abbracciando forte le sue adorate bimbe». Jacopo era il minore di tre fratelli: con la famiglia gestiva un hotel a Santa Caterina.


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