Tre diversi pentiti No Vax che si chiamano Marco Marchesin? No! Complottisti “fregati” da Google Images

Un meme creato attraverso la semplice ricerca Google Images, ma chi l’ha creato non è andato oltre e non conosce come funziona il motore di ricerca

Dopo le immagini complottiste diffuse dai No Vax e negazionisti della Covid contro Marco Marchesin, spacciandolo per un attore pagato dai “poteri forti”, circola un meme con il quale si sostiene che alcuni siti di informazione abbiano parlato di tre diversi No Vax pentiti con lo stesso nome: quello di Marco. In realtà, gli articoli parlano della stessa persona, ma a trarre in inganno è Google Images.

Per chi ha fretta

  • Il meme propone tre risultati della ricerca «Marco Marchesin» con Google Images.
  • Il risultato ottenuto fa credere che si parli di tre diversi No Vax pentiti con lo stesso nome.
  • A trarre in inganno è il motore di ricerca, cliccando nei link dei risultati si scopre che tutti gli articoli parlano della stessa persona.
  • Il motore di ricerca propone come risultato un’immagine contenuta nei rispettivi siti, a volte quella relativa a un articolo correlato.

Analisi

Ecco uno dei post che raccoglie le tre fotografie:

La foto del Corriere Adriatico

Partiamo dalla prima immagine, uno screenshot ottenuto da una ricerca per immagini tramite Google che mostra l’anteprima dell’articolo del Corriere Adriatico:

Cercando «Marco Marchesin» tramite Google Images, troviamo un risultato simile, ma che rimanda a un articolo de Il Mattino:

L’immagine non è quella di Marco Marchesin e non è nemmeno quella usata come copertina dell’articolo:

La foto che riscontriamo tramite la ricerca Google c’è e si trova in una galleria in fondo all’articolo (sia del Corriere Adriatico che in quello de Il Mattino).

Come mai c’è questa galleria immagini? Che il Corriere Adriatico e Il Mattino abbiano preso delle foto sbagliate di Marco Marchesin? Per scoprirlo bisogna cliccare nella stessa immagine per lettere la descrizione: «Johann Biacsics, leader No vax austriaco morto di Covid: si curava a casa con la candeggina».

Ciò che accade è che colui che ha creato il meme ha fatto una semplice ricerca con Google Images interpretando in maniera del tutto personale il risultato ottenuto. Il motore di ricerca non fornisce sempre un risultato preciso al pixel e questi casi possono capitare.

La foto di Fidelity News

Ben sapendo che la seconda immagine, quella di Libero, è quella del vero Marco Marchesin, passiamo a quella di Fidelity News:

L’articolo, intitolato «Piacenza, il video-appello di Marco Marchesin, no vax pentito: “Ho sbagliato, vaccinatevi”», riporta la foto corretta.

Che è successo? Che anche in questo caso la ricerca di Google Images ha proposto un’immagine diversa contenuta all’interno della pagina che contiene l’articolo.

Google Images e l’articolo di Libero

Un esempio è quello di Libero, mancante nel meme:

La foto, nel caso di Libero, viene prelevata da Google dall’anteprima dell’articolo correlato a quello dedicato al caso di Marco Marchesin.

Conclusioni

I siti di informazione riportati nel meme non hanno utilizzato foto diverse per parlare del caso di Marco Marchesin. Il “gioco” è legato al motore di ricerca che non sempre restituisce un risultato fedele, e può capitare che cercando “Batman” vi fornisca la foto del “Joker” associandola a un articolo del supereroe. Chi ha creato il meme non è andato oltre la ricerca di Google Images, preferendo immaginare dei “poteri forti” incapaci di inventarsi tre nomi diversi.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche: