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Virologi in tv, il caso in Vigilanza Rai: in arrivo un decalogo per regolamentare la comunicazione sul Covid

24 Dicembre 2021 - 07:42 Redazione
La commissione lavora a una serie di raccomandazioni, attese a inizio gennaio. Ieri lo sfogo del ministro Giorgetti: «Basta con l’invasione degli esperti in televisione, alimenta confusione e incertezza»

«Adesso basta, è arrivato il momento di smetterla con l’invasione dei virologi in tv che rischia solo di alimentare confusione e incertezza». Lo sfogo di Giancarlo Giorgetti è andato in scena durante la cabina di regia di ieri, 23 dicembre, sul nuovo decreto anti Covid, e dovrebbe portare alla messa a punto di un “decalogo” per gli esperti che vanno in televisione a parlare di Covid. Secondo Repubblica, le argomentazioni di Giorgetti – secondo cui le uscite spesso in contrasto tra loro dei virologi rischia di spaventare il pubblico – sono state condivise dal presidente del Consiglio Mario Draghi, e anche il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, al termine della riunione avrebbe espresso al ministro della Lega la necessità di intervenire sulla questione. L’orientamento sarebbe quello di regolamentare la comunicazione sul Covid, pur nel rispetto della libertà di espressione e delle regole sull’informazione. L’ipotesi è quella di una sorta di “raccomandazione”, valida per tutti i canali, affinché venga usata maggiore cautela. «Inizia a esserci insofferenza nei confronti di chi ha verità in tasca pronte per ogni situazione e stagione. Verità che sono state sistematicamente smentite dai fatti», ha detto Giorgetti. Secondo Repubblica, dopo l’Epifania è atteso un decalogo, su cui sta già lavorando il presidente della Commissione di vigilanza Rai, Alberto Barachini. Lo stesso Barachini di recente ha messo in guardia da una «logica da infotainment che dovrebbe essere avulsa dalle reti pubbliche in qualunque situazione, ma in particolare in una situazione come quella pandemica di emergenza nazionale», invitando a «collocare il confronto tra opinioni divergenti in materia di politica sanitaria all’interno delle sole trasmissioni di informazione», ovvero i telegiornali.

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