Samsung lancia la sfida a Apple: come funziona il nuovo ecosistema basato su Google

in collaborazione con Samsung

Un ecosistema integrato, gestito da un unico sistema operativo. Un ecosistema che possa sfidare Apple e tutti i suoi dispositivi. È a questo l’obiettivo a cui hanno lavorato Samsung e Google per creare l’interazione tra la linea di smartphone Galaxy e il ChromeBook Go. L’idea è quella di avere un unico dispositivo che si muove attraverso due schermi, condividendo contatti, immagini e documenti. Un sistema integrato che, conferma Samsung, è pronto a sfidare Apple e il suo sistema operativo portando al massimo le potenzialità di Android.


Tutte le stelle della Galassia Galaxy

Partiamo dagli smartphone. La linea Galaxy raccoglie i tre top di gamma della casa sud coreana: ci sono il Galaxy S21, lo Z Fold 3 e lo Z Flip 3. L’S21 è lo smartphone più convenzionale: schermo da 6,8 pollici, 12 Gb di Ram e cinque fotocamere, una anteriore e quattro posteriori. Fra queste c’è anche uno Space Zoom che combina zoom ottico e digitale fino a ingrandire l’immagine di 100 volte. Lo Z Fold 3 e lo Z Flip 3 sono invece l’ultima generazione di schermi pieghevoli, con una differenza. Il Fold si apre sulla linea verticale e trasforma lo smartphone in un tablet, il Flip invece si apre sulla linea orizzontale, permettendo così di aprire lo smartphone a conchiglia e renderlo così più facile da trasportare. Per le notifiche il Flip dispone di un piccolo schermo da cui si possono vedere i messaggi ricevuti.


ChromeBook Go, il sistema per lo studio da casa

Disegnato per lo studio o il lavoro a casa di tutti i giorni, il Samsung ChromeBook Go è un portatile da 14 pollci, con una batteria in grado di durare fino a 12 ore e una ricarica Super Fast Charging da 45W che permette di recuperare l’autonomia in pochi minuti. Nel progettare questo dispositivo è stata data grande attenzione ai dettagli sulla resistenza: il portatile è dotato della certificazione militare MIL-STD-810G. Questo non vuol dire che possiate usarlo come poggia pentole ma può resistere a acqua, urti e rapidi cambiamenti termici. Lo schermo si può anche curvare di 180°, una caratteristica pensata per facilitare il lavoro o lo studio in gruppo. Tutto questo è gestito da Google Os, il sistema operativo di Mountain View pensato per funzionare come alternativa a Windows e lavorare così in combinazione con Android.

I nodi dell’ecosistema

L’ecosistema tra gli smartphone Galaxy e il ChromeBook Go si basa su una rete applicazioni. La prima è PhoneHub, un’applicazione che dal ChromeBook permette di controllare tutte le caratteristiche del Galaxy: si può vedere la percentuale di batteria, la posizione e anche rispondere ai messaggi di testo. Da qui è possibile anche vedere le finestre di testo aperte sullo smartphone. Con Wi-Fi Sync invece è possibile connettersi con tutte le reti Wi-Fi già memorizzate dallo smartphone. Un buon modo per non doversi appuntare tutte le password. L’ultimo nodo di questo sistema è Nearby Share, un’applicazione che permette di condividere diversi tipi di file tra ChromeBook Go e smartphone. Unita al cloud di Google Drive, potete considerarla una cassaforte per i vostri file visto Drive permette di caricare fino a 750 Gb al giorno di documenti.