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Regno Unito, 90% dei ricoverati in terapia intensiva senza terza dose. Johnson: «Festeggiate, ma con il vaccino»

29 Dicembre 2021 - 13:39 Redazione
I consigli del premier per la notte di San Silvestro: «Fate un tampone, arieggiate gli ambienti chiusi, pensate agli altri, ma soprattutto fate il booster»

«Il 90% dei pazienti ricoverati in terapia intensiva per infezione da Covid-19 negli ospedali britannici non hanno ricevuto la terza dose di vaccino». Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, esortando ancora una volta i cittadini a sottoporsi al booster. Parlando ai giornalisti, il primo ministro ha aggiunto che ci sono 2,4 milioni di persone che si sono sottoposte a due dosi ma non hanno fatto il richiamo, pur essendo idonee, e che è proprio questa categoria la più esposta ai ricoveri. «Stiamo esaminando i dati ed emerge sicuramente un aumento dei casi, con molti contagi da Omicron – ha detto il primo ministro -. Ma, d’altra parte, questa nuova variante è meno aggressiva rispetto alle precedenti». Secondo il premier resta fondamentale che i cittadini del Regno Unito si sottopongano alla terza dose per godersi l’anno nuovo in arrivo, però «sempre con prudenza e cautela». E ha indicato i consigli da seguire durante i festeggiamenti di Capodanno: «Fate un tampone, arieggiate gli ambienti chiusi, pensate agli altri, ma soprattutto fate il booster».

Contagi in crescita

Il Capodanno degli inglesi sarà senza ulteriori restrizioni, dunque, nonostante in Gran Bretagna si sia registrato ieri il picco di 130 mila nuovi contagi (esclusi Scozia e Irlanda del Nord). Lo ha annunciato all’inizio di questa settimana il segretario alla salute Sajid Javid, confermando che non ci saranno restrizioni in Inghilterra prima del nuovo anno. Eppure il numero dei contagi in tutto il Regno Unito è in crescita da giorni: il dato giornaliero segna +117 mila, ma con pochi decessi (18). A preoccupare è il numero dei ricoveri totali (9.546), in aumento del 38% rispetto a una settimana fa. Per questo, la Scozia si è attrezzata diversamente, adottando restrizioni sul numero di partecipanti agli eventi. In Galles, dal giorno di Santo Stefano, i locali notturni sono chiusi e al ristorante ci si può sedere massimo in sei al tavolo. Anche l’Irlanda del Nord si è mossa in questo senso imponendo a bar e ristoranti di fornire solo servizio al tavolo.

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