Il messaggio di Mattarella a Papa Francesco: «Alleanza tra gli anziani custodi della memoria e i giovani artefici del futuro»

La missiva a Bergoglio per la Giornata della Pace: «Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico»

«Occorre un’alleanza tra gli anziani custodi della memoria e i giovani, artefici del futuro». Ancora una volta è a loro, alle giovani generazioni, che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella pensa, questa volta nel messaggio inviato a Papa Francesco per la 55esima Giornata della Pace, istituita da Paolo VI nel 1968 e che si celebra oggi, 1 gennaio, per invitare tutti gli uomini di buona volontà a dedicare alla pace il primo giorno dell’anno. Il Capo dello Stato aveva già reso i giovani protagonisti del suo messaggio al Paese di fine anno di San Silvestro, l’ultimo del suo settennato. Perché non sono il futuro: sono già il presente, ha detto citando la lettera che il il professore di Storia e Filosofia, Pietro Carmina, morto nel crollo di Ravanusa, aveva scritto agli studenti in occasione del pensionamento.  «In ogni epoca, la pace è insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso», dice dal canto suo il Pontefice nel suo messaggio per la giornata di oggi. «C’è, infatti, una ‘architettura’ della pace, dove intervengono le diverse istituzioni della società, e c’è un ‘artigianato’ della pace che coinvolge ognuno di noi in prima persona. Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico: a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Stati».   


In copertina ANSA/VATICAN PRESS OFFICE/VATICAN MEDIA | Papa Francesco riceve in udienza il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 16 dicembre 2021.


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