«Il capodanno non è da musulmani», il rapper Gims divide la Francia

Il 35enne ha chiesto ai suoi fan di smetterla con gli auguri di buon anno, ribadendo che la sua religione non crede in questa festa

Il rapper congolese Gims, conosciuto in Italia come Maître Gims, ha fatto discutere molto per una sua uscita su Instagram, legata agli auguri di Capodanno. Il 35enne ha diffuso un video nel quale ha chiesto ai suoi fan di smetterla con gli auguri di buon anno, ribadendo che la sua religione non crede in questa festa: «Per favore, lasciatemi in pace con i ‘Buon anno nuovo’ e così via. Non ho mai risposto, eppure voi continuate a inviarmi gli auguri per tutto gennaio e pure febbraio». Nel medesimo video Gims, convertito all’Islam nel 2004, ha anche rimproverato coloro che appartengono alla sua stessa religione e che gli hanno comunque fatto gli auguri: «E sono i muslim (musulmani) come me a farlo, ve lo ripeto, abbiamo le stesse convinzioni, fratelli, basta. Noi non festeggiamo queste cose, non fanno parte dei nostri valori». Come riportato dal Corriere della Sera lo scorso 26 dicembre il rapper è apparso sul primo canale della tv francese per raccontare il suo percorso artistico e umano, partendo dai primi anni della sua vita a Kinshasa, luogo di nascita, fino al suo arrivo da rifugiato in Francia dopo essere sfuggito alla dittatura di Mobutu. Da quel momento il rapper di strada ne ha fatta, fino ad arrivare a vendere sei milioni di album con i Sexion d’Assaut e poi come solista.


Il suo ultimo video di protesta contro gli auguri, pubblicato su Instagram ma non più visibile, ha provocato diverse reazioni negative. Ovviamente, c’è chi non gli perdona le contraddizioni sull’appello alla fede e lo stile che sfoggia abitualmente non solo nei video zeppi di auto di lusso, donne seminude e alcol. Ma la polemica sulle sue dichiarazioni si inserisce soprattutto nel clima incandescente in cui la Francia si avvia alle votazioni presidenziali tra il 10 e il 24 aprile 2022. Il candidato di estrema destra Éric Zemmour ha attaccato apertamente il rapper, la gollista Valérie Pécresse, pure lei assestata su posizioni iper nazionaliste, invece, ha preferito non fare commenti: Gims l’aveva sostenuta alle elezioni regionali e lei, da presidente della Île-de-France gli ha fatto avere dei finanziamenti lodando il suo percorso di integrazione. La ministra alla Cittadinanza del governo Macron, Marlène Schiappa, non si è lasciata sfuggire l’occasione di sottolineare la contraddizione e polemizzare con la candidata che, al momento, Macron teme di più. E ha concluso augurando «buon anno a tutti, compreso Gims». Non sarà una corsa elettorale facile.


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