Attacco hacker, il governo ucraino: «Dietro l’offensiva, Mosca e i servizi segreti russi»

Il massiccio attacco aveva messo fuori uso il sito del governo e quelli del ministero dell’Istruzione e della Scienza, del ministero delle Situazioni di emergenza e del ministero degli Esteri

Dietro il massiccio attacco informatico contro diversi ministeri ucraini ci sarebbe la mano di Mosca. A ritenere questa la pista più accreditata è il governo del Paese che in serata ha fatto sapere di avere «informazioni preliminari» che portano a un coinvolgimento dei servizi segreti russi. «Il servizio di sicurezza ucraino ha ottenuto degli indizi preliminari che suggeriscono che gruppi di hacker associati ai servizi segreti russi potrebbero essere dietro il massiccio attacco informatico di oggi», ha reso noto su Twitter il portavoce del ministero degli Affari esteri ucraino, Oleg Nikolenko.


I fatti

L’attacco hacker ha colpito numerosi siti del governo ucraino ed è stato registrato nel contesto di tensioni tra Kiev e Mosca. Tra i siti presi di mira e che sono risultati a lungo inaccessibili ci sono il sito del governo e quelli del ministero dell’Istruzione e della Scienza, del ministero delle Situazioni di emergenza e del ministero degli Esteri. Per i funzionari di governo è troppo presto per trarre conclusioni, ma gli hacker russi collegati a Mosca sono stati più volte accusati di aver colpito in passato siti web e infrastrutture del governo ucraino. L’attacco, inoltre, arriva dopo che i colloqui tra Mosca, gli Stati Uniti e gli alleati della Nato non sono riusciti a sbloccare lo stallo. Il segretario dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg ha condannato «fermamente gli attacchi informatici al governo ucraino», informando che i loro esperti informatici «stanno sostenendo le autorità ucraine». Stoltenberg ha ricordato che nei prossimi giorni, la Nato e l’Ucraina firmeranno un accordo su una «maggiore cooperazione informatica»: «Il forte sostegno politico e pratico della Nato all’Ucraina continuerà».


Il messaggio degli hacker

Sull’homepage del sito del ministero degli Esteri compariva stamattina 14 gennaio un messaggio in lingua ucraina, russa e polacca che diceva: «Ucraini! Tutti i vostri dati personali sono stati cancellati e sono impossibili da ripristinare. Tutte le informazioni su di voi sono diventate pubbliche. Abbiate paura, e aspettatevi il peggio. Questo è per il tuo passato, presente e futuro». Un portavoce del ministero ha dichiarato che «gli specialisti stanno lavorando per ripristinare il lavoro dei sistemi informatici e che la polizia informatica ha già aperto un’indagine». Al momento, nonostante le minacce, non risulta una fuga di dati personali.

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