In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀCoronavirusFrancesco Le FocheSanità

Francesco Le Foche: «Quando finirà? La curva scenderà tra due settimane, da marzo la normalità»

24 Gennaio 2022 - 07:14 Redazione
Francesco Le Foche
Francesco Le Foche
L'immunologo dell'Umberto I: «Dobbiamo arrivare al 75% di vaccinati»

«Tra un paio di settimane, tre al massimo, la curva dei contagi tenderà a scendere. E allora si potranno alleggerire gradualmente le misure di contenimento del virus». L’immunologo Francesco Le Foche, che lavora al policlinico Umberto I dice al Corriere della Sera che la fine delle restrizioni è vicina. «La strada maestra è la vaccinazione. Dobbiamo assolutamente arrivare al 75% di persone con la terza dose, soltanto a quel punto avremo raggiunto un’immunità sociale davvero importante. Adesso siamo circa al 50% e non è male, parliamo di 30 milioni di persone che hanno già ricevuto il booster, però dobbiamo fare ancora meglio, per poter riaprire in sicurezza». Per Le Foche a breve sarà anche il momento di togliere la mascherina: «Mantenendo un comportamento attento, immagino che, all’aperto e in momenti di tranquillità, si potrà di nuovo girare a volto scoperto. Dovremo imparare a convivere con questo virus. Grazie ai vaccini saremo complessivamente meno fragili ed esposti al contagio. E se pure ci ammaleremo, non si tratterà più di una patologia tanto grave».

Il virus resterà, come ospite indesiderato, «ma grazie all’immunità sarà declassato e depotenziato. Andrà affrontato diversamente anche negli ospedali. Se al pronto soccorso arriverà un ferito per incidente stradale che risulterà positivo al test, andrà operato nel reparto competente e non necessariamente indirizzato in quello riservato ai malati di Covid». Infine, il pronostico: «Da marzo in poi credo che potremmo riacquistare una certa serenità rispetto al virus, che verrà declassato a condizione di patologia meno grave. Parleremo sempre meno di polmoniti bilaterali e le conseguenze gravi diventeranno rare, eccezionali». E le vacanze quest’estate saranno normali? «Non ho la palla di vetro, ma spero proprio di sì».

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti