Coronavirus, l’Oms vede la luce in fondo al tunnel: «La tregua in Europa può preludere alla fine della pandemia»

L’Organizzazione mondiale della sanità: «Viviamo una fase mai sperimentata finora, possibile un lungo periodo di tranquillità»

«Questo periodo di maggiore protezione può essere considerato come una sorta di tregua che potrebbe portare ad una pace duratura». L’Organizzazione mondiale della Sanità continua a paventare prospettive di ottimismo a due anni dall’inizio della pandemia di Coronavirus che ha sconvolto il mondo. Per l’Europa la fotografia scattata dall’Oms è quella di una «tregua» che potrebbe essere il preludio alla fine della pandemia. Il continente potrebbe presto entrare in un «lungo periodo di tranquillità», dice l’Oms Europa, in virtù delle alti percentuali di vaccinazione, ma anche di una variante come Omicron che appare sì più contagiosa ma anche più mite. A completare il quadro, la fine ormai vicina della stagione invernale. «Questo contesto, che non abbiamo mai sperimentato finora in questa pandemia, ci dà la possibilità di un lungo periodo di tranquillità», dice il direttore dell’Oms Europa Hans Kluge.


L’impatto del virus sulla lotta al cancro

«Non possiamo accettare oltre l’iniquità in tema di vaccini. Devono essere per tutti», dice Kluge in vista del #WorldCancerDay di domani, la Giornata internazionale contro il cancro. «E voglio cogliere l’occasione per sottolineare l’impatto catastrofico che la pandemia ha avuto negli ultimi due anni sulle persone affette da cancro». L’impatto di Covid-19 «va infatti ben oltre la malattia stessa», prosegue il direttore dell’Oms Europa. Il cancro «tocca tutte le nostre vite, direttamente o attraverso i suoi effetti sulla famiglia e sui nostri cari». Guardando agli ultimi due anni, lo screening, la diagnosi e il trattamento dei tumori «hanno sofferto in un modo senza precedenti poiché i servizi sanitari hanno lottato per rispondere all’emergenza sanitaria», si spiega. L’ultimo Global Pulse Survey – condotto dall’Oms sulla continuità dei servizi sanitari essenziali durante la pandemia – «indica che nell’ultimo trimestre del 2021 si è verificata un’interruzione nella cura del cancro – screening e trattamento tra il 5 e il 50% in tutti i paesi segnalati. A questo punto, a 24 mesi dall’arrivo del oronavirus, il personale sanitario è sovraccaricato ed esausto».


In copertina EPA/MARIO CRUZ | Lisbona, Portogallo, 18 ottobre 2021.

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