Sondaggi Swg, gli elettori del M5s preferiscono Conte a Di Maio: in caso di scissione, il 75% starebbe con l’ex premier

Al momento il M5s è al quarto posto nella classifica delle preferenze. In cima il Pd, dietro il lui Fratelli d’Italia e Lega

Al momento Giuseppe Conte non è più presidente del Movimento 5 stelle, almeno formalmente. L’ordinanza del tribunale di Napoli ha cancellato i cambiamenti fatti nel M5s negli ultimi mesi. L’ex premier però non ha certo mollato la sua posizione: «La mia leadership nel Movimento 5 stelle si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e valori», dice Conte e in effetti i numeri dell’ultimo sondaggio pubblicato da Swg sembrano dargli ragione. Secondo i dati raccolti dalla società di ricerca in caso di scissione nel M5s il 75 per cento degli elettori sceglierebbe Conte, solo il 10 per cento starebbe con Luigi Di Maio mentre il 7 per cento non seguirebbe nessuno dei due. Fra tutti gli elettori solo il 15 per cento vuole la scissione, il 48 per cento dice che deve rimanere unito ma cambiare profondamente. Il 33 per cento invece lo appoggia così com’è.


Le preferenze politiche

Secondo Swg al momento il M5s può contare sul 13,3 per cento delle preferenze, un calo dello 0,5 per cento rispetto ai dati della scorsa settimana. Dati in ogni caso lontanissimi da quel 32 per cento in tutte e due le Camere con cui il Movimento aveva cominciato la legislatura nel 2018.


La formazione politica con più preferenze è il Partito Democratico, con il 21,5 per cento, un miglioramento dello 0,3 per cento rispetto ai dati della scorsa settimana. Dietro di lui Fratelli d’Italia con il 21,1 per cento che invece guadagna lo 0,6 per cento. La Lega è ferma al 17 per cento mentre Forza Italia si attesta invece al 7,8 per cento delle preferenze. In questa classifica, Italia Viva è appena sopra a Italexit di Gianluigi Paragone, al 2,1 per cento.

In questa analisi Swg ha chiesto agli intervistati anche del centrodestra cosa ne pensano della coalizione tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. La domanda aveva delle risposte multiple: il 78 per cento (soprattutto elettori di Fratelli d’Italia e Forza Italia) ha detto che bisogna rifondarlo, per il 54 per cento (soprattutto elettori della Lega) invece bisogna creare una federazione dei partiti di centrodestra mentre per il 45 per cento al momento questa coalizione «non esiste più».

Agli elettori del Pd è stata chiesta una risposta sull’alleanza con il M5s alle prossime elezioni. La maggior parte, il 44 per cento, vorrebbe che il partito si presentasse da solo e poi dopo le elezioni si alleasse, il 30 per cento punta invece alla coalizione con il M5s. Solo il 15 per cento non vorrebbe nessuna alleanza con i Pentastellati, né prima né dopo le elezioni.

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