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Il post più esilarante di Lercio: «Su richiesta del Codacons vi riveliamo che le nostre non sono vere notizie»

09 Febbraio 2022 - 15:23 Redazione
Stavolta non è solo Lercio: il sito satirico pubblica un post dove ironizza sul Codacons e quest'ultimo chiede una rettifica

L’associazione in difesa dei consumatori Codacons è stata recentemente oggetto di un post di Lercio, noto sito Web satirico. Ma forse non tutti ne erano al corrente. «Ha detto ‘Dio, Cristo’”, Codacons contro l’intervento di Papa Francesco in tv da Fazio», titola la pagina satirica. E l’Associazione ha sentito l’esigenza di chiedere alla redazione di «dare smentita dell’esistenza del loro comunicato ufficiale». Lercio non ha tardato a pubblicare la sua «rettifica», con tanto di screen della lettera inviata dal presidente del Codacons Carlo Rienzi, aggiungendo una sconvolgente rivelazione: pare che Lercio abbia sempre pubblicato solo notizie false. Chi l’avrebbe mai detto!

Il Codacons […] ci invita formalmente a dare smentita dell’esistenza del loro comunicato ufficiale citato nell’articolo da noi pubblicato: “Ha detto ‘Dio, Cristo’” – continua Lercio -, Codacons contro l’intervento di Papa Francesco in tv da Fazio”, cosa che facciamo prontamente: il comunicato è falso. L’intero articolo è falso. Ne approfittiamo anche per rivelare, consapevoli di infliggere una grossa delusione ai nostri lettori, che pure tutte le altre notizie che abbiamo pubblicato finora sono false. Scusateci tutti.

La rettifica di Lercio.

Le ragioni della richiesta di rettifica sembrano essere i rapporti che il Codacons avrebbe con il Pontefice:

Gentile redazione – continua Rienzi -, in merito all’articolo satirico pubblicato […] trattandosi di un argomento estremamente delicato e considerati i rapporti che la nostra associazione intrattiene col Ponteficie, vi diffidiamo a dare smentita dell’esistenza del comunicato Codacons da voi citato. In caso contrario saremo costretti a proporre querela nei vostri confronti per i reati ravvisabili.

La lettera firmata da Carlo Rienzi.

Resta un dubbio: se Lercio ha sempre pubblicato notizie false, allora forse anche questa è una fake news?

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