Accordo sul nucleare con l’Iran, per Israele è «imminente». Ma Bennett avverte: «Accordo fragile di 30 mesi»

Il premier israeliano: le «limitazioni al programma nucleare iraniano termineranno per la maggior parte nel 2025. Poi l’Iran potrà sviluppare centrifughe senza limitazioni»

Per Israele l’accordo con l’Iran sul nucleare è «imminente». Ma si tratta di un’intesa «fragile». A dirlo è il premier israeliano, Naftali Bennett. L’accordo del 2015 «aveva una durata di 10 anni, mentre adesso si parla di 2 anni e mezzo», duce Bennett. Significa quindi, sostiene, che «limitazioni al programma nucleare iraniano termineranno per la maggior parte nel 2025». E «se il mondo lo sottoscriverà senza spostare la scadenza si tratterà di una intesa che dà respiro solo per due anni e mezzo. Dopo di che l’Iran potrà sviluppare centrifughe avanzate senza limitazioni», avverte il premier israeliano. Un accordo quindi a suo avviso «fragile e senza respiro», in cambio del quale l’Iran riceverà «subito decine di miliardi di dollari e la rimozione di sanzioni», spiega nel corso dalla riunione domenicale del governo a Gerusalemme. E «questi fondi in definitiva sono destinati a fomentare terrorismo nella regione, cosa che metterà in pericolo anche le forze Usa». Israele in ogni caso, conclude, si sta organizzando «per affrontare il giorno dopo in tutte le sue dimensioni. Sapremo difendere la sicurezza dei cittadini di Israele con le nostre forze», dice Bennett.


Stati Uniti e Iran sono da tempo al lavoro, con la Cina, la Russia e l’Unione europea a mediare, per trovare nuova stabilità che riporti il quadro a sette anni fa. Le negoziazioni per giungere a un accordo internazionale sul nucleare con l’Iran sembrerebbero ora arrivate a un punto di svolta, dopo quasi un anno di colloqui e di difficili trattative. Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian era apparso ottimista. «Stiamo arrivando all’ora della verità», aveva spiegato riferendosi ai negoziati a Vienna per ripristinare l’accordo sul nucleare smantellato da Donald Trump nel 2018.


In copertina EPA/TSAFRIR ABAYOV / POOL | Naftali Bennett all’incontro settimanale del governo a Gerusalemme, 20 febbraio 2022.

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