I tre scenari d’attacco della Russia all’Ucraina: «Putin prepara un’invasione su scala nazionale»

Il generale Breedlove, ex comandante Nato: tre obiettivi geostrategici diversi per la guerra

«Penso che il primo obiettivo sia Zelensky. È un tentativo di far infuriare il popolo contro il presidente per aver ‘perso’ i territori ucraini». Secondo il generale americano Philip M. Breedlove, ex comandante supremo delle forze alleate della Nato in Europa durante l’annessione russa della Crimea nel 2014, sarebbe questo l’obiettivo della decisione sul riconoscimento delle due repubbliche separatiste ucraine Donetsk e Lugansk da parte di Putin. Parlando con il Corriere della Sera, Breedlove descrive i tre possibili scenari di un attacco russo, ognuno con un diverso obiettivo geostrategico: «1) Da Nord la pressione su Kiev finalizzata a rovesciare il governo Zelensky. 2) Un’invasione da Est che è un messaggio di Putin al governo ucraino ma soprattutto alla Ue e alla Nato: sono qua, detterò io la sicurezza in Europa dell’Est, voi siete irrilevanti. 3) Da Sud può esercitare un’immensa pressione economica; se taglia fuori Mariupol’ e poi blocca o conquista porzioni del porto di Odessa, l’Ucraina è completamente tagliata fuori dal mare. Non so se ci sarà un Blitzkrieg (attacco lampo) o una invasione su scala nazionale, ma c’è una forza pronta, capace di infliggere gravi danni all’Ucraina, all’economia e al popolo».


Per il generale tutto questo è «uno scenario da incubo – dice ancora il generale – è che la Russia attacchi sulla linea di contatto vicino al Donbass, per tenere la maggioranza delle forze ucraine bloccate nel timore di un attacco più grosso. E intanto l’attacco ‘vero’ può avvenire a nord e sud. Potrebbe continuare anche a circondare l’Ucraina e sarebbe un altro scenario da incubo. Putin ha detto che le sue forze resteranno in Bielorussia. Se tiene l’Ucraina circondata, rovinerà completamente la loro economia. E la Bielorussia non si riprenderà più. Sarà un fantoccio della Russia. Putin potrà tenervi le sue forze per assicurarsi che i suoi uomini la gestiscano. C’è un conto alla rovescia? Ci sono due conti alla rovescia. L’altro è quello dell’economia di Kiev. Penso che Putin possa resistere di più».


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