Anonymous, la guerra passa anche dalle recensioni: così su Google Maps e TripAdvisor si aggira la censura russa

Il numero delle recensioni su TripAdvisor è stato così alto che la piattaforma ha deciso di chiudere i commenti in diversi locali russi

La Russia ha aperto un sito contro le fake news, come racconta l’agenzia Tass, per assicurarsi che non vengano diffuse informazioni contro il governo sulla guerra in Ucraina. Questo dato basta a capire quanto sia alta l’attenzione per le informazioni che circolano sull’invasione e quanto si stia rafforzando la mano della censura. Il Cremlino ha bloccato Facebook e Twitter in Russia, anche se la loro diffusione sul territorio era già limitata visto che hanno sempre prevalso alternative come VKontakte e Odnoklassniki. Nonostante Mosca non abbia ancora alzato quel Great Firewall che isola e controlla internet in Cina, l’attenzione delle autorità per le notizie che circolano sul conflitto con l’Ucraina è altissima. In questi giorni Anonymous ha deciso di suggerire una via alternativa: ha chiesto a tutti gli utenti che seguono il profilo @YourAnonNews di andare su Google Maps e TripAdvisor, lasciare una recensione a cinque stelle nei locali e poi scrivere notizie della guerra in Ucraina. L’idea arriva dall’utente Twitter @Konrad03249040, un profilo polacco che in questi giorni sta sostenendo azioni di cyber attivismo per la guerra in Ucraina.


Il risultati di questa campagna sono già evidenti: su Twitter circolano parecchie immagini di locali sotto cui si possono trovare immagini della guerra in Ucraina pubblicati come fossero scatti dei piatti serviti nei migliori ristoranti di Mosca. Su Google Maps è ancora possibile scrivere recensioni che riprendono la guerra in Ucraina mentre su Tripadvisor il sitema ha deciso di bloccare tutte le recensioni più recenti. Anzi. Nelle pagine dei ristoranti di Mosca ora si legge un messaggio molto chiaro: «A causa di un recente evento che ha attirato l’attenzione dei media e ha causato un afflusso di invii di recensioni che non descrivono un’esperienza di prima mano, abbiamo temporaneamente sospeso la pubblicazione di nuove recensioni per questo elenco. Se hai avuto un’esperienza diretta in questa struttura, torna presto a trovarci: non vediamo l’ora di ricevere la tua recensione».


La campagna “Public Bathroom”

Meno raffinata invece la campagna Public Bathroom lanciata dal comico statunitense Walter Masterson. Anche qui tutto si basa sui sistemi di recensione. Masterson ha suggerito in un video di andare in tutte le sedi diplomatiche russe in giro per il mondo e cambiare la descrizione del posto: suggerendo all’algoritmo di non identificare più l’edificio come ambasciata o consolato ma diretta come bagno pubblico, attribuendo al servizio una recensione a una stella. Oltre a questa campagna, su TikTok si possono trovare diversi video in cui le sedi diplomatiche russe in giro per il mondo vengono vandalizzate e colpite da lanci di uova.

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