Cosa sono i droni turchi Bayraktar, l’arma dell’esercito ucraino che ha frenato l’avanzata dei russi

I droni turchi trasportano bombe leggere a guida laser, pesano poco più di mezza tonnellata (armamento escluso), e costano meno della metà dei droni sviluppati da altri Paesi

La capacità di resistenza bellica di Kiev agli attacchi dell’esercito russo ha sorpreso molti esperti occidentali. E a tre settimane dall’inizio dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina i droni-bombardieri Bayraktar TB2, forniti a Kiev dalla Turchia, continuano ad avere un ruolo fondamentale nella difesa del territorio del Paese. Questa particolare tipologia di drone è stata sviluppata dall’azienda Baykar Techonologies di Selçuk Bayrakta, laureato al Mit e genero del presidente turco Erdogan, e presentata al pubblico già nel 2014. I Bayraktar TB2 sono già stati impiegati in diversi conflitti, tra cui quella in Siria, In Iraq, in Etiopia, in Azerbaijan, e dall’Ucraina stessa per combattere i separatisti filorussi nella regione orientale del Donbass.


Tra le caratteristiche principali di questi piccoli velivoli radiocomandati a distanza vi è la chirurgica precisione d’attacco che ha permesso l’abbattimento dei missili russi terra-aria, della distruzione dei convogli di rifornimento di carburante e di altri elementi logistico-strategici dell’esercito russo. La flotta di droni turchi Bayraktar TB2, in queste settimane, si è rivelata fondamentale per frenare l’avanzata delle forze russe in Ucraina. I droni turchi trasportano bombe leggere a guida laser, pesano poco più di mezza tonnellata (armamento escluso), e soprattutto costano meno della metà dei droni sviluppati da Paesi come Stati Uniti, Cina e Israele.


Tuttavia, a mano a mano che il conflitto prosegue, secondo quanto riferito ad Associated Press da Jack Watling del Royal United Services Institute, «la possibilità di impiegare questi droni sta diminuendo» da parte dell’Ucraina, con la Russia che sta cercando di “controbilanciare” la controffensiva militare (anche) a opera dei droni turchi in Ucraina. E a fianco dei droni-bombardieri Bayraktar TB2 turchi, nell’arsenale di Kiev arriveranno presto un numero imprecisato di droni da parte degli Stati Uniti, così come annunciato ieri dal presidente Joe Biden. La flotta ucraina, dunque, si amplierà anche di droni “kamikaze” (secondo indiscrezioni riportate da diverse testate statunitensi si tratterebbe della tipologia Switchblade, ndr), che possono essere pilotati e far esplodere bersagli a decine di chilometri di distanza.

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