Dopo gli spari, i lacrimogeni: continua la repressione dell’esercito russo a Cherson conto i manifestanti – Il video

Nuove testimonianze dalla città caduta nelle mani di Mosca, dove continuano le manifestazioni a favore del governo di Kiev

Gas lacrimogeni sui manifestanti pro-Ucraina: è l’ultima notizia che arriva da Cherson, città a sud del Paese caduta nelle mani di Mosca durante i primi giorni dell’invasione. Centinaia di persone radunate nella piazza centrale per dimostrare il loro supporto al governo di Kiev e urlare che «Cherson è ucraina», alle quali i militari dell’esercito russo avrebbero risposto in questi giorni con granate e colpi di pistola. Gli spari sarebbero stati accompagnati anche da aggressioni fisiche, come dimostrano i video pubblicati da Oleksandra Matviichuk, a capo del Centro per le Libertà Civili dell’Ucraina: calci contro i corpi dei manifestanti e gas lacrimogeni per disperderli, come testimonia anche la testata ucraina Suspilne Cherson. Sono stati registrati diversi feriti, tra cui un anziano portato via con l’ambulanza.


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