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Falso! La CNN non ha spacciato un incendio avvenuto in Canada per un’esplosione in Ucraina

Secondo alcuni utenti, l'emittente americana avrebbe decontestualizzato le immagini per fare disinformazione. Ma le cose non stanno davvero così

Il 26 marzo, il giornalista della CNN Don Lemon era in collegamento dall’Ucraina per raccontare un’incursione aerea avvenuta vicino a Leopoli, davanti alle fiamme di quello che le autorità di Kiev hanno denunciato come l’ennesimo attacco russo. Le immagini del suo servizio stanno circolando nelle ultime ore con l’accusa di aver fatto «disinformazione mirata»: le riprese, sostengono i detrattori, non sono state fatte nella città attaccata dai russi, ma in Canada, nella città di Edmonton.

Per chi ha fretta:

  • Sul web sta circolando un servizio della CNN accusato di spacciare le scene di un incendio avvenuto in Canada per quelle di un’esplosione in Ucraina, allo scopo di fare “disinformazione mirata”
  • La prova per questa tesi è nelle divise dei pompieri ripresi nel servizio, che riporterebbero la firma della città canadese di Edmonton
  • In realtà, l’anomalia si spiega con le donazioni fatte nei giorni passati dal Canada all’Ucraina, che comprendono anche divise per i vigili del fuoco del Paese

Analisi

Ecco un post Facebook dove viene condivisa l’accusa contro la CNN:

CNN, un altro canale vergognoso, ha fatto passare l’incendio di Edmonton, Canada, come il bombardamento di Lviv. Solo che il filmato mostra chiaramente le uniformi dei pompieri con la scritta “Edmonton”.

L’origine di una simile accusa risiede in un dettaglio notato dagli utenti: alle spalle del giornalista della CNN, infatti, vediamo affaccendarsi dei pompieri. Sulle loro divise, guardando bene, si legge il nome della città canadese: Edmonton.

Tanto basta ad alcuni utenti Twitter, come @OrtigiaP, per definire i giornalisti «infami, servi, immondi», in quanto colpevoli – a detta loro – di costruire una narrazione distorta per alimentare la propaganda anti-russa. Ma è dunque vero che le scene riprese provengono dal Canada piuttosto che dall’Ucraina? Decisamente no, per diversi motivi che adesso andremo a vedere.

La collaborazione tra pompieri canadesi e ucraini

Iniziamo da un dato: la città di Edmonton ha donato ben 14 tonnellate di attrezzature per il soccorso all’Ucraina, e queste strumentazioni includono anche le divise dei vigili del fuoco. L’ha fatto recentemente, ma anche prima dello scoppio del conflitto con la Russia: già dal 2017, per esempio, troviamo notizia della donazione di 600 tute protettive alle squadre antincendio in Ucraina da parte di un gruppo di vigili del fuoco e spedizionieri di Edmonton, insieme ad altre attrezzature come bombole di ossigeno, manichette e ugelli. Gesto di solidarietà motivato dal fatto che, a detta di un pompiere di Edmonton, i colleghi ucraini versavano in «condizioni di lavoro brutali, senza le attrezzature più elementari». Ma a conferma del fatto che le divise indossate nello spegnimento delle fiamme a Leopoli erano proprio quelle provenienti dalle donazioni canadesi, interviene anche la pagina Facebook dell’organizzazione Firefighter Aid Ukraine, nata per raccogliere e inviare in Ucraina attrezzature di salvataggio e forniture mediche dal Canada: il 26 marzo, pubblica un post che cita proprio il servizio incriminato della CNN, commentando

Grazie a Stu Abercrombie per aver catturato questa immagine dei vigili del fuoco ucraini vicino a Lviv che indossando l’attrezzatura donata dai vigili del fuoco di Edmonton.

Il fondatore dell’organizzazione no profit, il vigile del fuoco di Edmonton Kevin Royle, ha confermato dicendo: «L’attrezzatura proveniva sicuramente dal nostro programma». Ha aggiunto che, nonostante di solito venga cancellato il nome della città dalle divise, può capitare che non succeda e che dunque rimanga la scritta Edmonton che abbiamo visto nelle immagini. La squadra di ricerca e soccorso di Alberta, inoltre, aveva offerto le proprie forze per il salvataggio dei sopravvissuti ai bombardamenti in Ucraina: a marzo, un gruppo di otto volontari aveva preso un volo per Kiev con razioni di cibo e attrezzature, a rafforzamento del legame di solidarietà creato tra le due Nazioni.

In aggiunta a ciò, Leopoli è stata realmente teatro di un attacco da parte di Mosca il giorno del servizio incriminato. La conferma arriva proprio dal portavoce del Ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, che in un briefing di domenica 27 marzo ha dichiarato: « Il 26 marzo, armi di alta precisione e a lungo raggio lanciate dall’aria hanno distrutto una grande base di carburante vicino alla città di Leopoli, che riforniva le truppe ucraine nelle regioni occidentali del Paese e vicino a Kiev».

Conclusioni

Tutte le prove conducono a una conclusione: il giornalista della CNN si trovava davvero in Ucraina, e quello che raccontava era l’attacco aereo delle truppe russe alla città di Leopoli. La presenza delle divise canadesi dei pompieri di Edmonton si spiega con delle donazioni effettuate in passato dalla città all’Ucraina.

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