Al concorso per la scuola: «quiz sbagliati: rischio ricorsi». La denuncia della Cgil

Al concorso ordinario per la scuola secondaria hanno chiesto di partecipare 430.585 candidati: i posti disponibili sono 33.000

La lettera è stata firmata dalla Flc, la Federazione dei lavoratori della Conoscenza che fa parte del sindacato Cgil. È rivolta al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e contesta le modalità con cui si sta svolgendo il concorso ordinario per l’assunzione in ruolo nella scuola secondaria, un super concorso rivolto a diverse classi di insegnamento che ha come obiettivo quello di colmare alcuni vuoti nell’organico della sistema scolastico. Nelle ultime settimane sono diverse le segnalazioni arrivate sull’inadeguatezza di alcune domande, come ha spiegato all’agenzia stampa Ansa Manuela Pascarella, responsabile dei precari e del reclutamento del sindacato: «Abbiamo già rilevato 10-15 quiz errati serve un dato sulle bocciature. È interesse della stessa amministrazione evitare il ricorso al contenzioso».


Il numero di persone che partecipano a questo concorso è altissimo. Le domande di partecipazione arrivate al 31 luglio 2020 (ultimo giorno utile per l’iscrizione) erano 430.585 con un totale di posti disponibili per tutte le classi di concorso di 33.000. In pratica può ottenere un posto di ruolo solo 1 candidato su 13. La Cgil ha chiesto al ministro Bianchi di pubblicare dei dati aggiornati sulla percentuale di bocciati nelle prime prove dell’esame: «Serve un dato sulle bocciature non possiamo solo basarci sulle impressioni dei candidati alle sedi d’esame. Chiediamo la convocazione di un tavolo per discutere una riforma del reclutamento. Questo ricorso è un disastro annunciato: questo modello basato su quiz a risposta multipla è pieno di nozionismo. Proponiamo un percorso basato su percorsi abilitanti seri di formazione, in collaborazione con le università, con quote di posti dedicate ai precari».


La richiesta di Anief: «Per i ricorsisti accesso diretto all’orale»

Il sindacato Anief, Associazione sindacale professionale, ha già annunciato ricorsi per i candidati che sono stati bocciati nelle prove in cui erano presenti domande sbagliate. A confrmarlo è stato il presidente Marcello Pacifico: «L’ultimo concorso ordinario della scuola secondaria, basato sulle risposte a crocette, ha fatto veramente scandalo, perché sono state inserite delle risposte così palesemente sbagliate, come quelle sugli articoli della Costituzione italiana e non sulle discipline specifiche delle classi concorsuali, che lasciano veramente allibiti». Ora la strategia di Anief, che potrebbe essere seguita anche da altri sindacati, è quella di chiedere per i ricorrenti l’accesso diretto alla prova orale: «Chiederemo di fatto l’inserimento dei ricorrenti alle prove successive, con riserva di accertamento del merito della erronea procedura. Non è più possibile continuare ad assistere a selezioni del genere».

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