L’indagine su Massimo Galli per i concorsi truccati: «Era vicino a lui durante l’esame, è durato 15 minuti»

Le intercettazioni della procura di Milano: la stesura dei quesiti è considerata sospetta, è stata gestita dal prof con la segretaria

Il professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco, è indagato nell’inchiesta sulla presunta concorsopoli dell’Università Statale di Milano. Due giorni fa si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia. Dalle intercettazioni depositate dalla procura emerge che Galli avrebbe favorito il suo pupillo anche nell’esame orale. Il Fatto Quotidiano racconta che Agostino Riva ha fatto l’esame in metà del tempo via cellulari e con Galli accanto. Ma anche la stesura dei quesiti è considerata sospetta dagli inquirenti. Visto che sembra sia stata gestita dal professore con l’ausilio della sua segretaria. E che l’orale sia durato 15 minuti invece di 45.


Il 17 marzo 2020, Ghisi (la segretaria) dice a Galli: «Mando ad Agostino (…) i tre temi, giusto?». «No – risponde Galli – prima devi mandarli agli altri due». Quindi chiama il docente della Sapienza di Roma, Claudio Mastroianni (indagato). Dice: «Ti sta arrivando la richiesta». Il collega e commissario chiede: «Che devo fare?». L’infettivologo: «Devi rispondere: vanno bene. Domani (…) a lezione però, ci siamo capiti». Dello stesso tenore il dialogo con il terzo commissario. Galli: «Sta arrivando l’indicazione del mio suggerimento per le tre domande (…). Che poi abbiamo un candidato unico e qui i problemi sono spariti».


Galli richiama la segretaria. «Allertati!». Ghisi: «Devo mandare le proposte ad Ago, che deve rispondermi quale vuole». Poi arriva il giorno dell’orale. Gli inquirenti sostengono che «a riscontro della valenza formale della prova e della precostituita scelta a tavolino di voler aggiudicare il posto a Riva, l’esame veniva sostenuto da Riva in presenza del solo Galli, mentre gli altri commissari erano collegati» da remoto. Di più: «Galli durante la prova rimane al telefono con altri, disinteressandosi della fase concorsuale». Anche perché deve concordare un’intervista con un settimanale.

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