L’attacco diretto di Berlusconi a Putin: «Incredulo e addolorato dal suo comportamento: chiedo il cessate il fuoco» – Il video

Il Cav “a muso duro”: «Di fronte all’orrore dei massacri di Bucha, sono stati compiuti veri e propri crimini di guerra e la Russia non può negare la sua responsabilità»

«Sono profondamente deluso, incredulo e addolorato dal comportamento di Vladimir Putin. Lo avevo conosciuto 20 anni fa, mi era sempre sembrato un uomo di democrazia e di pace». Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, prende posizione contro l’attacco della Russia all’Ucraina. Il Cav torna in pista così, da solo, senza gli alleati del centrodestra Meloni e Salvini, dall’Hotel Parco dei Principi a Roma, dopo due anni e mezzo lontano dai comizi, dando di fatto il via alla campagna elettorale per le elezioni del 2023. Nel suo lungo intervento, il Cav si è soffermato a lungo sul conflitto ucraino e la posizione degli Azzurri: «La nostra politica è sempre stata di rigorosa fedeltà all’Europa, all’Alleanza atlantica e all’Occidente e lo è anche oggi: nella politica internazionale ho operato cercando di includere la Russia nell’architettura di sicurezza europea – ha proseguito Berlusconi -. Non sono riuscito purtroppo riuscito a convincere i Paesi europei a darsi una politica estera comune».


«Attualmente», ha aggiunto l’ex premier, «siamo di fronte a una aggressione senza precedenti di un Paese neutrale come l’Ucraina, che oggi sta combattendo con molto valore per la sua libertà, e l’aggressione dell’Ucraina ha portato la Russia nelle braccia della Cina. Peccato». E qui, il leader forzista, va all’attacco, “a muso duro”, dello storico amico Vladimir Putin: «Sono profondamente deluso e addolorato dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero: noi di Forza Italia abbiamo sempre tenuto senza alcuna esitazione il nostro schieramento contro l’aggressione russa dell’Ucraina, e di fronte all’orrore dei massacri di Bucha, sono stati compiuti veri e propri crimini di guerra e la Russia non può negare la sua responsabilità».


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