«A Mariupol i russi a caccia di “nazisti”: uccidono per strada chi non si sottomette e fanno foto per vantarsi», la denuncia del consigliere del sindaco

Quella in corso a Mariupol da parte dell’esercito russo è una: «operazione di pulizia tra i civili» ha denunciato il consigliere del sindaco della città portuale ucraina sotto assedio ormai da giorni

Su Telegram Petr Andryushchenko, citato dall’agenzia ucraina Unian, racconta che le truppe russe hanno organizzato in tutta la città diversi posti di blocco: «per cercare nazisti». Secondo Andryushchenko, in realtà per i russi: «è nazista chiunque ama la sua Ucraina e non si è sottomesso a loro. Nel processo di pulizia, gli occupanti non esistano a uccide civili proprio per strada, per poi scattare foto, vantandosi della “vittoria”». Come riporta l’agenzia Unian, Andryushchenko intende per ciò che chiama «pulizia» anche la rimozione dei cadaveri dei civili per le strade, in modo da non lasciarne traccia. Ma i segnali nel corso delle ore starebbero arrivando anche alle autorità ucraine: «Ieri abbiamo ricevuto la prima foto – ha aggiunto Andryushchenko – che conferma l’accumulo di massa dei cadaveri nel distretto di Sadkiv e Kamliuski». In più il consigliere del sindaco denuncia che sono in corso anche le deportazioni di uomini sotto intimidazioni, mentre sulla città gli attacchi si stanno facendo sempre più intensi. Oggi 10 aprile, lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha confermato che i russi stanno assaltando Mariupol con attacchi aerei, nel tentativo di conquistare il centro.


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