Zelensky: «Mariupol per i russi è solo una medaglia al petto, per noi è la vita. Pace con Mosca? Ci invaderanno di nuovo»

Il presidente ucraino si è detto pessimista sulle prospettive di un accordo di pace davvero duraturo, sicuro del fatto che Mosca possa tornare ad attaccare Kiev alla prima occasione utile

Quella a Mariupol «è una situazione militare molto difficile» ha spiegato Volodymyr Zelensky parlando alle tv locali questa mattina 5 aprile. Il presidente ucraino ha poi commentato l’offerta della Turchia di evacuare la città portuale via mare, ma perché quel corridoio umanitario si possa realizzare, ha spiegato, dipende anche dalla volontà del presidente russo Vladimir Putin. La conquista di Mariupol secondo Zelensky: «è una medaglia che vogliono appendere al petto i russi, mentre per noi è la vita», che si stanno concentrando nell’Est del Paese: «ma non esiste una grande strategia. Non hanno occupato questa parte – ha aggiunto il presidente ucraino – occupano il Donbass, il Sud dell’Ucraina, il corridoio per la Crimea, la regione di Cherson e la regione di Zaporozhzhya». Zelensky è sicuro che le truppe russe combatteranno per il Donbass fino alla fine. A proposito di un possibile accordo di pace, Zelensky ha detto di non avere alcuna fiducia nelle garanzie di sicurezza che potrà dare la Russia: «Comprendiamo che anche se firmiamo l’accordo più potente, la Russia può tornare in due anni. Lo capiamo e basta e se lo accettiamo agiamo di conseguenza». Riguardo invece all’ipotesi che l’Ucraina entri nella Nato, il presidente ucraino ha aggiunto: «Se ci viene offerto di entrare nella Nato domani, non per giocare con le nostre vite, ma seriamente, ci uniremo. Ma questo non accadrà, purtroppo. E purtroppo non è successo. Pertanto, costruiremo garanzie di sicurezza per noi».


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