Ucraina, il vicepresidente di Gazprombank è fuggito dalla Russia: «Combatterò a fianco delle forze ucraine»

La notizia è stata riportata dal Moscow Times, che cita due interviste rilasciate da Igor Volobuev a liga.net e The Insider

Igor Volobuev, fino a qualche settimana fa vicepresidente della Gazprombank, braccio finanziario del gigante Gazprom, ha annunciato di essere fuggito dalla Russia per combattere a fianco delle forze ucraine. A darne notizia è il Moscow Times, che cita due interviste rilasciate al The Insider e a Liga.net. Volobuev avrebbe spiegato di aver lasciato Mosca il 2 marzo e di essersi unito alle forze di difesa di Kiev. Finora, a detta sua, nessuno sapeva della partenza. «Non riuscivo a guardare quello che la Russia stava facendo alla mia patria», ha detto Volobuev. «Voglio rimanere in Ucraina fino alla vittoria». Oltre a lui, alti dirigenti e funzionari noti per aver lasciato la Russia dopo lo scoppio della guerra sono il vicepresidente del consiglio di Sberbank, Lev Khasis, il funzionario Anatoly Chubais e il vice Ceo di Aeroflot, Andrei Panov. Gazprombank è la banca chiave della Russia di Putin: è attraverso questa che l’Europa paga il gas russo (motivo per cui è esente dalle sanzioni Ue e Usa). E’ tramite questa banca, inoltre, che Putin vuole spingere i paesi europei a pagare il gas in rubli.


Chi è Igor Volobuev

Cinquant’anni, è originario della città ucraina nord-orientale di Okhtyrka. Prima di ricoprire l’incarico di vice presidente, ha diretto per molti anni il servizio stampa di Gazprom. L’ormai ex vicepresidente di Gazprombank ha dichiarato di essere stato licenziato dopo aver lasciato la Russia, ponendo fine a una carriera di 33 anni all’interno di società affiliate al colosso statale del gas.


I dubbi di Volobuev sui suicidi dei dirigenti

Secondo quanto riportato dai media, Volobuev avrebbe messo in dubbio le dinamiche degli omicidi-suicidi dell’ex vicepresidente della Gazprombank Vladislav Avaev, a Mosca, e dell’ex top manager del gigante energetico Novatek Sergei Protosenya in Spagna. Avaev, secondo i funzionari della sicurezza russa, avrebbe ucciso sua moglie e sua figlia per poi suicidarsi. Anche Protosenya è stato trovato impiccato nella sua villa spagnola accanto ai corpi senza vita della moglie e della figlia. «Non credo che quelli fossero suicidi», ha detto a Liga.net. «La morte di Avail potrebbe essere stata provocata perché sapeva troppo».

Immagine di copertina: Ansa

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