Guerra Ucraina, Di Maio: «Non possiamo fornire armi per colpire il suolo russo»

Il ministro degli Esteri ha ribadito la volontà del governo Draghi di «supportare il Paese invaso e il suo esercito per la sua legittima difesa»

L’Italia continuerà a lavorare per la pace tra Kiev e Mosca, ma «non può pensare di fornire armi all’Ucraina per colpire obiettivi in territorio russo». È quanto dichiarato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ribadendo la volontà del governo Draghi di «supportare il Paese invaso e il suo esercito per la sua legittima difesa». Il titolare della Farnesina vorrebbe «vedere più Paesi Ue attivi per rimettere in moto il negoziato partendo dalle concessioni di Zelensky sulla Crimea. Putin ora deve dimostrare di venire al tavolo», anche alla luce del fatto che il presidente ucraino «ha fatto aperture molto grandi che possono aprire la strada per il cessate il fuoco». Quanto al presidente russo Putin che, come dichiarato da Di Maio «voleva ridurre la Nato ai confini e ora si trova due Paesi in più che vogliono entrare nella Nato. Questa è la prova del suo fallimento». Difatti, «Finlandia e Svezia sono Paesi che fino allo scoppio della guerra avevano opinioni pubbliche con opinioni diverse sull’ingresso nella Nato, ma ora hanno iniziato a temere per loro stessi» e, ipotizzando di entrare nell’Alleanza «per sentirsi più al sicuro, perché la Nato è un’alleanza difensiva».


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