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No! L’intervento di Piervincenzi a Controcorrente non dimostra che i media mentono sull’Ucraina

Una teoria del complotto sostiene che il blackout denunciato dall'inviato in Ucraina sia l'ennesima bugia rispetto alla guerra. Ma c'è una spiegazione

Nel vento che quotidianamente agita il mare delle teorie complottiste, legate all’invasione russa in Ucraina, ha iniziato a soffiare una nuova voce. Un dettaglio che si vede sullo sfondo di un servizio andato in onda su Rete4 ha rappresentato infatti per molti la prova che l’inviato a Mykolaiv stesse mentendo e dando informazioni false riguardo la guerra in corso nel Paese. Ma andiamo per ordine, per scoprire come la teoria si sia in realtà avvalsa di prove sbagliate.

Per chi ha fretta:

  • Un servizio andato in onda su Rete4 è diventato il centro di una teoria complottista
  • L’inviato a Mykolaiv racconta infatti di un black-out in corso nella città, ma alle sue spalle vediamo lampeggiare la luce di un condizionatore
  • Secondo molti, è l’ennesima prova del fatto che gli operatori dei media mainstream stanno mentendo riguardo il conflitto in corso in Ucraina
  • In realtà, il lampeggiare del condizionatore è un sintomo della mancanza di elettricità. Diverse prove confermerebbero che nel giorno del collegamento la luce era davvero saltata nell’area di Mykolaiv

Analisi

Il 16 marzo, nel corso della trasmissione ControCorrente è andato in onda un collegamento con il giornalista Daniele Piervincenzi, in diretta dalla città ucraina di Mykolaiv. L’inviato ha raccontato che la zona era al buio, mentre il cielo veniva illuminato dai traccianti dell’artiglieria russa e dai bombardamenti, che piovevano «soprattutto sulle postazioni ucraine e i quartieri civili». Mentre parlava, tuttavia, sullo sfondo ha iniziato a lampeggiare una piccola luce verde: proveniva dal condizionatore. Questo ha portato molti nemici dei “media mainstream” ad esultare: «L’ inviato asserisce di trovarsi al buio per via dei bombardamenti, mentre fuori dalla struttura ci spiega che il cielo è illuminato dai traccianti dell’ artiglieria confermandoci che dove si trova è un nuovo obbiettivo strategico, dietro vediamo il condizionatore acceso… sveglia !!!!!!!», scrive un utente su Facebook. «BABBEI GUERRAFONDAI», commenta un altro.

Perché lampeggiava?

Effettivamente a un primo sguardo il dettaglio potrebbe sembrare curioso. Com’è possibile che vediamo una luce lampeggiare, in assenza di corrente elettrica? In realtà, vediamo una luce lampeggiare proprio perché non c’è corrente elettrica. Per stabilirlo, basta avviare una banale ricerca Google, di quelle che servono di solito a farsi un’idea sul perché un determinato apparecchio abbia iniziato ad avere un comportamento anomalo.

Un tweet di Francesca Totolo (Primato Nazionale)

Riscontriamo, in numerose pagine di assistenza per condizionatori, che la prima cosa da fare se vediamo lampeggiare la luce dell’apparecchio è «controllare che il dispositivo sia correttamente collegato alla presa di corrente e che la disponibilità di energia elettrica nell’abitazione non abbia subito interruzioni»: come spiega il portale Assistenza Condizionatori Roma, infatti, «se si verifica un sovraccarico potrebbe danneggiarsi la scheda interna dell’apparecchio ed è necessario rivolgersi subito a un tecnico per la sostituzione».

Anche il sito Pronto Intervento Idraulico Idroboss ci conferma che la prima cosa da fare quando il condizionatore lampeggia e non si accende è «controllare che l’apparecchio sia correttamente attaccato alla presa di corrente, e che ci sia effettivamente la corrente in casa». Anche nel caso di condizionatori Lg, come confermato su questo terzo sito di assistenza, se vediamo la luce lampeggiare «Anzitutto occorre controllare che il dispositivo sia correttamente collegato alla presa di corrente e che la disponibilità di energia elettrica nell’abitazione non abbia subito interruzioni».

Il blackout a Mykolaiv

Abbiamo detto che il collegamento è avvenuto lo scorso 16 marzo. Il dato ci permette di aggiungere ulteriori elementi per dare solidità alla narrazione del giornalista: in quella data, infatti, la città è veramente rimasta al buio. Lo scopriamo attraverso le informazioni diffuse dalla compagnia che provvede alla fornitura energetica nell’area di Mykolaiv. La società, che si chiama Mykolaivoblenergo, il 16 marzo pubblica infatti un video sul suo profilo Facebook in cui avvisa: «103 000 abitanti della città di Mykolaiv sono rimasti senza elettricità».

Troviamo inoltre riscontro dei problemi avuti nell’area di Mykolaiv rispetto all’elettricità nel mese di marzo sul sito ufficiale dell’azienda, qui, qui e qui.

Le parole del giornalista interessato

Ci siamo infine rivolti direttamente al protagonista della bufala, Daniele Piervincenzi. Alla nostra richiesta di un commento rispetto a quanto sta venendo diffuso online, ha risposto così:

Quella notte a Mykolaiv c’erano attacchi d’artiglieria e aerei, l’elettricità andava e veniva. Ma soprattutto eravamo in un hotel di fronte al ponte dell’autostrada m14 che collega Odessa a Mykolaiv. Il ponte è minato ed è un obiettivo sensibile quindi era tassativo tenere luci spente e tende chiuse.

Conclusioni

Daniele Piervincenzi si trovava a Mykolaiv nel giorno in cui c’erano problemi alla linea elettrica a causa del conflitto. Il fatto che la luce verde del condizionatore lampeggiasse non smentisce il racconto della sua situazione, al contrario la rafforza.

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