Ucraina, Berlusconi sotto accusa per le critiche a Biden e Nato. La replica: «Mai giustificata l’aggressione di Putin»

L’ex Cav aveva condannato anche l’invio di armi pesanti agli ucraini. Oggi vertice con Meloni e Salvini. Gelmini: «La libertà non può valere solo per noi».

Monta la polemica in Forza Italia sulle ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi. La ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, ex capogruppo del partito alla Camera, si è detta sorpresa dalle sue posizioni: «Non posso credere che il presidente Berlusconi abbia detto quelle parole. Immagino sia stato frainteso». Il riferimento alle posizioni critiche espresse dall’ex Cav sull’invio di artiglieria pesante a Kiev dall’Italia («Adesso, dopo le armi leggere mi hanno detto che gli mandiamo carri armati e cannoni pesanti. Lasciamo perdere»). Tra le altre cose, Berlusconi ha anche criticato il comportamento di Joe Biden e del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella gestione della crisi con Mosca. «Siamo un movimento politico filo atlantista, europeista e ci siamo chiamati in passato “Popolo della libertà”», ha detto Gelmini. «Ma la libertà non può valere solo per noi: è un bene indivisibile, come ci ha insegnato proprio Berlusconi, e oggi è la libertà per la quale lottano gli ucraini. Se è cambiata la linea qualcuno dovrebbe dircelo».


La replica e il vertice del centrodestra

In una nota diffusa dal partito e pubblicata da Repubblica si legge: «Il leader di Forza Italia non ha mai giustificato in alcun modo l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa – spiega una nota del partito – al contrario, in questa come in altre occasioni pubbliche ha espresso con estrema chiarezza delusione e profondo dissenso verso le scelte del presidente Putin». Intanto, a quanto si apprende, oggi si tiene un vertice tra i leader del centrodestra ad Arcore da Berlusconi: sono attesi la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ed il segretario della Lega Matteo Salvini.


Immagine di copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI | Video di Agenzia Vista/ Alexander Jakhnagiev

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