Stretta dell’Oklahoma sull’aborto, approvato il ddl più duro degli Usa. Harris: «Donne attaccate da legislatori estremisti»

Il testo della norma ora passa nelle mani del governatore repubblicano Kevin Stitt, che non ha mai nascosto le sue posizioni antiabortiste

Continua la stretta sui diritti civili negli Stati Uniti negli ultimi mesi. I legislatori dell’Oklahoma hanno approvato in via definitiva il disegno di legge contro l’aborto più severo d’America. Il provvedimento, ispirato alla legge del Texas, vieta quasi tutti i casi di aborto, salvo per emergenza medica, stupro o incesto, e permette ai cittadini di poter citare in giudizio chi consente o aiuta le donne a interrompere la gravidanza dopo sei settimane. Il testo della norma ora passa nelle mani del governatore repubblicano dell’Oklahoma, Kevin Stitt. Quest’ultimo non ha mai nascosto le sue posizioni antiabortiste e favorevoli a punire chi faccia ricorso all’interruzione di gravidanza. Il progetto di legge è già il secondo approvato negli ultimi mesi dalla legislatura a guida repubblicana e arriva sulla scia della fuga di notizie che ha coinvolto la Corte Suprema che sembrerebbe orientata a ribaltare la storica sentenza Roe v. Wade che dal 1973 garantisce l’accesso all’aborto. «L’Oklahoma ha approvato una legge che di fatto vieta l’aborto dal momento della fecondazione», ha commentato la vicepresidente Usa Kamala Harris. «Questo è solo l’ultimo di una serie di attacchi alle donne messi in atto da legislatori estremisti».


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