Mattarella, il messaggio per il 2 giugno: «Giuste le armi all’Ucraina aggredita. L’Italia costruisca la pace»

L’omaggio all’Altare della Patria con la deposizione della corona d’alloro

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro con nastro tricolore. La cerimonia si è svolta per il 76° anniversario della Repubblica e alla presenza delle più alte cariche istituzionali. Tra gli altri, c’erano il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro della difesa Lorenzo Guerini, i presidenti di Senato e Camera Fico e Casellati. Nel messaggio inviato al capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone l’inquilino del Quirinale ha parlato della guerra in Ucraina: «L’attuale contesto internazionale ci interroga profondamente su come sia possibile garantire oggi il bene indivisibile della pace. Le aggressioni ai civili, le devastazioni delle città nel cuore della nostra Europa, pensavamo appartenessero a un passato remoto, ma la drammatica cronaca di questi giorni ci ricorda come stabilità e pace non sono garantite per sempre. La pace non si impone da sola ma è frutto della volontà e dell’impegno concreto degli uomini e degli Stati».


Nel messaggio anche una risposta alle polemiche sulla costituzionalità dell’invio delle armi all’Ucraina: «La Repubblica è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da governo e Parlamento, concorrono a questo compito». Poi l’ok alla via diplomatica: «L’Italia e tutta la comunità internazionale hanno un ruolo centrale nel favorire il dialogo. Dobbiamo farlo uniti, insieme. La nostra esperienza ci ha mostrato come si possa costruire una convivenza stabile e duratura, anche all’indomani di conflitti sanguinosi. Lo ribadiamo oggi mentre siamo a fianco dell’aggredita Ucraina».


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