Regno Unito, al via l’esperimento della settimana lavorativa corta: 4 giorni a parità di stipendio

Un progetto pilota che vede 3.300 persone in un intervallo di tempo di 6 mesi. Coinvolte settanta aziende

Dopo Islanda, Scozia e Spagna anche il Regno Unito sperimenta la settimana lavorativa corta. Sarà un progetto pilota che vedrà 3.300 persone lavorare solo 4 giorni da questa settimana, ma con lo stesso stipendio. Tra le 70 aziende che vi hanno aderito, che porteranno avanti l’esperimento per 6 mesi, spiccano i nomi di grandi realtà. Dall’azienda hi-tech di WANdisco, passando per le banche digitali di Atom a nomi del mondo del gaming online come Hutch. A promuovere e monitorare a livello globale il meccanismo della settimana corta ci sono gli attivisti della campagna 4 Day Week Global che – con i ricercatori del think thank Autonomy di più università britanniche – stanno analizzando il sistema di rotazioni per i dipendenti affinché sia anche sostenibile economicamente per le azienda.


Un cambio di mentalità

Si tratta di un processo di cambiamento che più Stati e realtà lavorative stanno iniziando ad accogliere in virtù di una prospettiva che migliori la qualità della produttività e della condizione dei lavoratori. John O’Connor, chief executive di 4 Day Week Global, ha apprezzato l’iniziativa inglese dicendo che si inserisce «sulla cresta dell’onda di una tendenza globale» che mette al centro della concorrenza la «qualità della vita e un orario fondato sulla produttività lavorativa». In Italia siamo ancora ben lontani da queste iniziative, nonostante il 56 per cento degli Italiani vorrebbe la settimana breve e il 26 per cento afferma di poter mantenere i 5 giorni se in smartworking almeno parte della settimana. É quanto emerge dall’indagine SWG per Italian Tech.


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