Si intravede qualche spiraglio sulla crisi del grano dovuta all’invasione russa in Ucraina: il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha affermato che è stato trovato un «consenso generale» tra Mosca e Kiev per sbloccare l’esportazione del cereale dai porti ucraini. «È stato raggiunto un consenso generale sulla creazione di un centro a Istanbul per le operazioni e la gestione sicura e ininterrotta di questa attività da parte di soldati turchi, russi e ucraini insieme, oltre che con l’Onu», ha fatto sapere Akar, come riporta Hurriyet, precisando che «nei prossimi giorni ci potrebbero essere sviluppi positivi e si potranno adottare misure concrete». Dopo il fallimento del vertice Lavrov-Cavusoglu ad Ankara per lo sblocco dei corridoi, il ministero della Difesa russo aveva annunciato la riapertura dei colloqui con la Turchia per discutere nuovamente la questione.
Leggi anche:
- No! L’Ucraina non arruola e sfrutta i bambini nelle loro operazioni contro l’invasione russa
- Ucraina, Erdogan e Biden a colloquio. Il presidente turco: «Apriremo corridoi per il passaggio del grano»
- I russi si ritirano dall’Isola dei Serpenti, la mossa del Cremlino sui corridoi del grano: «Ora Kiev non dia a noi la colpa per la crisi alimentare»
- Crisi del grano, l’allarme di Zelensky: «Se il Mar Nero non si sblocca subito, ci sarà uno tsunami migratorio sull’Europa»
- Il video assurdo della portavoce di Lavrov che mangia le fragole per dimostrare la bontà del raccolto russo
- Draghi incontra Erdogan: «Uniti nel sostegno a Kiev». Il presidente turco: «Accordo sul grano entro 10 giorni»
- Crisi del grano, un «telefono rosso» tra Kiev, Mosca e Ankara per sbloccare i porti entro un mese: la mediazione di Erdogan e Onu
- Draghi a Kiev giovedì con Scholz e Macron: sul tavolo i negoziati di pace e i corridoi del grano
- Vertice Lavrov-Cavusoglu ad Ankara, anche il Cremlino ammette: «Nessun passo avanti concreto sullo sblocco del grano»
- Vertice Lavrov-Cavusoglu ad Ankara, Kiev: «Nessun accordo concreto sulla crisi del grano»
- Crisi del cibo imminente, l’allarme della Fao: «750 mila persone verso morte per fame». Il report sulle zone a rischio