Bonus 200 euro, la circolare dell’Inps: a chi spetta, il calendario dei pagamenti e l’autodichiarazione

La misura ha l’obiettivo di venire incontro agli italiani alle prese con i rincari delle bollette e l’inflazione

L’Inps ha fornito nel dettaglio le istruzioni per i destinatari del bonus di 200 euro contro il caro vita previsto dal Decreto Aiuti (Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 maggio del decreto-legge n. 50/2022). È stata infatti da poche ore pubblicata la circolare n. 73 del 24 giugno 2022 a proposito della misura voluta dal governo Draghi per venire incontro agli italiani alle prese con i rincari delle bollette e l’inflazione. Come abbiamo spiegato, il bonus non è automatico e per i lavoratori dipendenti del privato servirà un’autodichiarazione.


A chi è rivolta la misura

I beneficiari del bonus saranno circa 31,5 milioni. Si va dai lavoratori dipendenti, del pubblico e del privato, ai titolari di uno o più rapporti di lavoro, ai quali spetti, dal 1° gennaio 2022 fino al giorno precedente la pubblicazione della circolare, il diritto all’esonero contributivo dello 0,8%. Il sostegno verrà riconosciuto dal datore di lavoro. Ma a condizione che il lavoratore dichiari di non essere titolare di trattamenti pensionistici, a carico di qualsiasi forma previdenziale, di trattamenti di accompagnamento alla pensione e di Reddito di Cittadinanza.


L’autodichiarazione non è tuttavia necessaria per i dipendenti pubblici. In questo caso, infatti, i servizi di pagamento delle retribuzioni del personale siano gestiti dal sistema informatico del MEF. Se il lavoratore svolge più di un’attività in modo part-time, potrà presentare una sola dichiarazione, al datore che pagherà l’indennità. Anche laddove la retribuzione del mese risulti azzerata, in virtù di eventi tutelati (CIGO/CIGS, FIS o Fondi di solidarietà, CISOA, congedi), si procederà con la liquidazione del bonus.

Cosa succede per i titolari di pensione

Anche chi risiede in Italia alla data del 1° luglio e risulta titolare di pensione, a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria. Ovvero di pensione o assegno sociale, e di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, potrà ricevere d’ufficio la misura. Così come i titolari di trattamenti di accompagnamento alla pensione. Per accedervi, tuttavia, è necessario che i suddetti trattamenti abbiano decorrenza entro il 30 giugno 2022. E che il reddito personale Irpef – al netto dei contributi previdenziali e assistenziali – non sia superiore a 35.000 euro per l’anno 2021.

I titolari di un assegno di invalidità in scadenza al 30 giugno sono anch’essi ricompresi tra i destinatari del bonus. Ma a condizione che il trattamento sia confermato senza soluzione di continuità. Per quanto riguarda i contitolari di pensione ai superstiti, infine, verrà corrisposta una prestazione a ciascun contitolare in misura intera. Ma sarà accompagnata da una verifica reddituale personale.

Le altre categorie di soggetti

Il provvedimento è rivolto anche a chi, nel mese di giugno, è risultato titolare di NASpI e DIS-COLL, di disoccupazione agricola per il 2022 (di competenza 2021) e dell’indennità Covid-19 varata dai decreti Sostegni e Sostegni bis. Per loro, non sarà necessario presentare alcuna domanda: ci penserà direttamente l’Inps a erogare il beneficio. Discorso a parte per i lavoratori domestici assicurati: la circolare offre un focus sugli assicurati presso la Gestione dei lavoratori domestici dell’Inps, appartenenti alle categorie individuate dal vigente Ccnl che prevede le funzioni prevalenti dei collaboratori familiari e degli assistenti alla persona non autosufficiente. Le condizioni per accedere alla misura, in questo caso, sono tre.

Ovvero almeno un rapporto attivo alla data del 18 maggio 2022, un reddito 2021 non superiore a 35.000 euro e nessun’altra percezione di pensione o di reddito da lavoro dipendente al momento della presentazione della domanda. I contratti considerati saranno tutti quelli già in essere, o la cui instaurazione non sia stata respinta, alla data di entrata in vigore del Decreto (18 maggio 2022). Con riferimento ai soli lavoratori domestici, le istanze potranno essere trasmesse entro il prossimo 30 settembre. In questo caso, dunque, spetterà a loro presentare la domanda. La misura, infine, si erogherà anche ai nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Che vedranno maggiorata la rata di luglio nel caso in cui i loro membri non abbiano già beneficiato dello stesso contributo in quanto appartenenti alle altre categorie destinatarie del bonus.

Il calendario dei pagamenti

Il bonus si erogherà con due tempistiche diverse. A luglio 2022 lo potranno ricevere i lavoratori dipendenti, i nuclei beneficiari di Rdc, i domestici, e i titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione. A ottobre 2022 verrà invece il turno dei titolari di NASpI, DIS-COLL, della platea dei beneficiari di disoccupazione agricola 2021 e dei già beneficiari delle ex Indennità Covid 2021 e infine dei lavoratori appartenenti alle categorie chiamate a presentare domanda.

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