Lo scontrino della mensa del Senato e la tagliata da 3 euro non riguarda i senatori

Una foto, diffusa per la prima volta nel 2011, viene utilizzata ancora oggi per sostenere che i senatori abbiano prezzi agevolati nella mensa del Senato

Circola la foto di uno scontrino della mensa del Senato per dimostrare che i Senatori della Repubblica avrebbero prezzi privilegiati e super scontati. L’immagine, di fatto, diffonde l’idea di una classe politica che guadagna e paga poco, una narrazione che coinvolge molto le aree populiste. Di fatto, però, la vicenda dello scontrino è stata ampiamente decontestualizzata e quei prezzi non riguardano affatto i parlamentari.

Per chi ha fretta

  • La foto dello scontrino circola da anni e non è affatto odierna.
  • La foto era stata condivisa per la prima volta nel 2011.
  • La mensa non era quella dei senatori, ma quella del personale.

Analisi

Ecco uno dei post del giugno 2022 dove viene condiviso lo scontrino con il seguente commento:

Dicono che tutto è aumentato Questo è lo scontrino della mensa del senato, costi bassi mi pare

Foto del 2011

Il primo elemento che dimostra la decontestualizzazione, e dunque l’utilizzo scorretto, è che lo scatto risale al 2011. A condividerlo era stata la pagina Facebook Il popolo viola il 26 ottobre 2011 con il seguente commento: «Alla mensa del Senato sei giorni fa, che teneri anche la torta della nonna».

Gli utenti, che condividono nel 2022 l’immagine trattandola come odierna, non si sono resi conto della data dello scontrino in basso: 19 ottobre 2011 ore 12:24.

Era la mensa del personale

A seguito della diffusione dell’immagine, ad occuparsi della vicenda era stato IlSole24Ore spiegando che lo scontrino non era quello della mensa dei senatori, ma quello dei dipendenti del Senato.

Il giorno prima, lo stesso Senato aveva rilasciato un comunicato stampa:

In riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa, si ricorda che dal 31 agosto scorso i prezzi del ristorante dei Senatori sono stati ricondotti ai livelli di mercato.

Cosa diversa dal ristorante dei senatori è la mensa del personale. Ad essa hanno accesso tutti coloro che lavorano in Senato: i dipendenti dell’Amministrazione e dei Gruppi, il personale a contratto e il personale militare e di sicurezza.

Regolamentato come tutte le mense aziendali, pubbliche e private, il servizio è materia di trattativa sindacale. Pertanto il costo dei pasti è a carico degli utenti secondo gli accordi in vigore, con la sola eccezione, nei giorni di seduta, del personale militare addetto alle funzioni di piantonamento esterno di Palazzo Madama, per il quale la spesa è sostenuta dal Senato anziché dall’Amministrazione di appartenenza.

Scontrino di un ospite

Un ulteriore elemento utile riguarda l’indicazione del cliente: «OSPITE04». Ciò indica che potrebbe trattarsi di un ospite all’interno del Senato, come un giornalista o altri che non sono senatori.

Come prova, basta confrontare lo scontrino con quello relativo all’allora mensa dei senatori dove viene indicato il nome del cliente. Proprio per rispondere alle polemiche, il 28 ottobre 2011 il senatore Cesarino Monti pubblicò la foto di un suo scontrino dove leggiamo, alla voce cliente, il suo nome e cognome.

Conclusioni

Il contesto riportato attraverso la diffusione della foto dello scontrino è di fatto falso. Il documento risale al 2011 e non al 2022, non riguarda la mensa dei senatori ma quello dei dipendenti del Senato.

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