Svezia e Finlandia nella Nato, Stoccolma tiene il punto con la Turchia: «Non esiste una lista di persone da estradare»

I ministri degli Esteri dei due Paesi al quartier generale dell’Alleanza a Bruxelles: «Non ci sono scorciatoie legali»

Non esiste una lista specifica di persone da estradare. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa al quartier generale Nato di Bruxelles la ministra degli Esteri svedese Anna Linde, che ha parlato al fianco del collega finlandese Pekka Haavisto dopo la firma dei protocolli di accesso all’Alleanza. Il riferimento è al memorandum trilaterale firmato con la Turchia in cambio del ritiro del veto sull’ingresso di Svezia e Finlandia nell’Alleanza. Erdogan ha ottenuto che Helsinki e Stoccolma aumentino la «cooperazione» con Ankara «nella lotta contro il terrorismo», che per la Turchia significa poter perseguire penalmente i membri del movimento politico-militare curdo del PKK, molti dei quali considerati rifugiati politici dai due Paesi. Erdogan ha anche preteso che, in cambio del sì, Svezia e Finlandia si astengano dal fornire sostegno alle Unità di Protezione Popolare (Ypg) e al Partito dell’Unione Democratica (Pyd) curdi. «Le autorità preposte all’estradizione ricevono le richieste e ci saranno processi secondo le procedure», ha dichiarato Linde, negando qualsiasi semplificazione della pratica. «Poi sarà l’Alta corte a prendere la decisione. Non ci possono essere vie legali aggiuntive, rispetteremo la legge svedese e il diritto internazionale».


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