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Cina, intesa Wang-Blinken per migliorare le relazioni con gli Usa. Ma dall’Europa nuova stretta sull’import

09 Luglio 2022 - 13:56 Gaia Terzulli
Mentre si apre uno spiraglio nelle relazioni Pechino-Washington, la Gazzetta ufficiale dell'Ue scrive che non ci sarebbero più le condizioni per prorogare la sospensione dei dazi anti-dumping su alcuni prodotti di alluminio laminati provenienti dalla Cina

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il segretario di Stato americano Antony Blinken avrebbero raggiunto un «consenso» per migliorare le relazioni tra Cina e Stati Uniti. Lo fa sapere in una nota la diplomazia di Pechino. Un esito insperato a valle del primo faccia a faccia da ottobre scorso tra Blinken e la sua controparte cinese, cinque ore di colloqui con al centro la guerra della Russia in Ucraina e la constatazione di quanto il sostegno cinese a Mosca stia complicando le già tese relazioni tra le due superpotenze. «Siamo preoccupati per l’allineamento della Repubblica popolare alla Russia», ha detto ai giornalisti il segretario di Stato americano dopo l’incontro con Wang Yi a Bali, secondo quanto riporta il Washington Post. Eppure, alla fine, avrebbe prevalso la linea della distensione, almeno nelle intenzioni.

La stretta dell’Ue sui dazi alla Cina

In attesa di osservare in cosa si tradurrà il «consenso» formalmente raggiunto tra le parti, dall’Unione europea arriva, al contrario, un nuovo giro di vite sull’import dei prodotti da Pechino. Lo riporta la Gazzetta ufficiale dell’Ue, stando alla quale, da martedì 12 luglio, l’Unione ripristinerà i dazi anti-dumping su alcuni prodotti di alluminio laminati provenienti dalla Cina. Le imposte erano state sospese a ottobre scorso, dopo l’impennata subita dalla domanda nel post pandemia. L’associazione europea del settore aveva però presentato ricorso in tribunale. Alla luce «della situazione dell’industria Ue» e con le importazioni cinesi che sono «costantemente e significativamente aumentate», la Commissione ha ora concluso che «le condizioni per prorogare la sospensione delle misure non sono più soddisfatte».

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