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Quarta dose al via, la circolare: chi deve farla e quando. La regola dei 120 giorni e la quinta a novembre

quarta dose chi deve farla quando
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L'elenco delle categorie di fragili. L'ampliamento a chi ha avuto la malattia. La prenotazione nelle regioni. E il booster in arrivo in autunno

La quarta dose per gli over 60 e i fragili al via. Il ministero della Salute ha pubblicato la circolare che prevede «l’estensione della platea vaccinale destinataria della seconda dose di richiamo nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-Sars-CoV-2/COVID19». L’aggiornamento sarà applicabile a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina Aifa che inserisce le indicazioni nell’elenco di cui alla legge 648/96.

L’ok dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) è arrivato «tenuto conto sia dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale con ripresa della curva epidemica, associata ad aumento dell’occupazione di posti letto nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensiva, sia delle evidenze disponibili sull’efficacia della seconda dose di richiamo nel prevenire forme gravi di Covid-19».

Chi deve fare il booster adesso

Chi deve fare la quarta dose di vaccino contro il Coronavirus? Nella circolare dell’8 aprile il ministero raccomandava il booster agli ultra 80enni, agli immunodepressi, agli ospiti delle Rsa e alle persone con patologie concomitanti. Come malattie cardiocircolatorie, neurologiche, epatiche, cerebrovascolari, diabete, disabilità fisica, sensoriale, intellettiva e psichica, sindrome di Down, fibrosi cistica, grave obesità. E agli over 60 con patologie concomitanti.

Con la circolare di ieri la platea si allarga agli over 60 anche se sani e ai fragili con più di 12 anni. Ma anche a chi ha la terza dose e si è ammalato di Covid-19. Ma bisogna rispettare la regola dei 120 giorni: è possibile infatti presentarsi per fare la quarta somministrazione solo se sono passati almeno quattro mesi dalla terza.

E la quinta dose? Il piano per fermare la nuova ondata guidata da Omicron 5 prevede che di vaccini aggiornati ne avremo almeno due. Diversi sia per il ceppo virale su cui sono costruiti che per i tempi di distribuzione sul mercato. Moderna ha pronto per settembre il suo vaccino bivalente, che funziona per il ceppo di Wuhan e per Omicron 1.  Pfizer invece ha pronto un vaccino aggiornato e tarato proprio su Omicron 5.

Ma per questo bisognerà attendere novembre. Per quel mese partirà quindi l’eventuale nuova campagna di vaccinazione con le varianti nel mirino. Ma se si riceve la quarta dose oggi bisognerà attendere di nuovo almeno 120 giorni prima di ricevere la quinta. I quattro mesi di distanza tra una dose e l’altra costituiscono lo spazio temporale dopo il quale comincia a scendere la protezione degli anticorpi.

Come funziona la vaccinazione? Si viene chiamati o no?

Si somministreranno Pfizer e Moderna, gli unici due vaccini autorizzati per la quarta dose. La vaccinazione con quarta dose è volontaria. E toccherà al cittadino farsi avanti. Le Regioni di solito mettono a disposizione sistemi di prenotazione per l’appuntamento. I cittadini considerati a rischio invece ricevono una chiamata degli specialisti che li hanno in cura. La Stampa spiega oggi che la a quarta dose potrà essere fatta dal proprio medico di famiglia, in farmacia oppure in uno dei circa 2.300 centri vaccinali ancora funzionanti.

Nel primo caso basta chiamare in studio e prenotarsi. Solo il 25% circa dei dottori ha però aderito alla campagna vaccinale. Per l’immunizzazione in farmacia è invece di solito necessario passare prima per il sito regionale e prenotarsi da lì, scegliendo tra quelle che hanno aderito alla campagna. Sempre tramite il sito della Regione ci si può prenotare in uno dei centri vaccinali, situati di solito nelle Asl o negli ospedali.

Non sarà attivata invece la chiamata attiva tramite sms. In vacanza è possibile vaccinarsi. Le regioni “turistiche” consentono a chi ne ha diritto di immunizzarsi anche se si è residenti altrove. Le regioni sono: Sicilia, Campania, Lazio, Calabria, Alto Adige, Trentino, Sardegna, Piemonte, Puglia e Valle d’Aosta. Fanno per ora eccezione Liguria e Toscana.

Perché farla? I dati più recenti dell’Istituto superiore di sanità dicono che nel 52% dei casi il vaccino evita l’infezione ma il dato arriva all’84% se si considera la protezione dalla malattia grave. Chi non è vaccinato, inoltre, rischia 7 volte di più di morire per Covid-19 di chi ha fatto il booster, cioè tre dosi. Con la quarta la protezione sarebbe ancora maggiore. Indicamente, invece, la data per la quinta dose è a novembre.

E il Green pass?

Attualmente chi fa un tampone negativo riceve l’aggiornamento del Green pass. Repubblica ricorda però che oggi il documento resta necessario per entrare nelle strutture sanitarie e nelle residenze per anziani. Per questo motivo, quando si diventa negativi dopo l’infezione oppure, ad esempio, quando chi era rimasto indietro riceve la terza dose del vaccino, arriva la notifica da parte del ministero alla Salute nella quale si comunica che è possibile scaricare il certificato verde. Infine, il vaccino non è controindicato nemmeno a chi ha avuto l’infezione in modo asintomatico.

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