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Caos voli tra scioperi e cancellazioni: quali sono gli aeroporti europei più a rischio e cosa fare per limitare i danni

13 Luglio 2022 - 19:00 Redazione
Domenica si fermeranno piloti e assistenti di volo di Ryanair, EasyJet e Volotea. Ecco qual è la situazione in Europa

È previsto per domenica 17 luglio il giorno più caldo dello sciopero delle compagnie aeree low cost, con la sospensione o interruzione del servizio che riguarderà sia i piloti che gli assistenti di volo. Ad aderire non solo Ryanair (fino al 21 luglio), Volotea (per l’intero weekend) ed EasyJet, che ha annunciato disagi almeno fino al 31, ma anche il personale Enav (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo). Le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e Unica, infatti, hanno indetto quattro distinte azioni di sciopero a livello sia nazionale che locale, previste per il 17 luglio dalle 14 alle 18.

Intanto, la situazione all’estero non fa ben sperare, con Lufthansa e l’aeroporto londinese di Heathrow fanno i conti con la carenza di personale che sta colpendo i voli di tutta Europa. La compagnia di volo tedesca ha annunciato la cancellazione di 2 mila voli estivi negli scali di Francoforte e Monaco dopo che, nelle scorse settimane, era arrivata la disdetta di altri 3770 voli, per la maggiore interni o a corto raggio. L’aeroporto più trafficato del Regno Unito, invece, è stato costretto a limitare il flusso dei passeggeri in partenza a 100 mila al giorno, la metà di quanto era in grado di gestire prima della pandemia, anche nella speranza di accorciare le code ormai insostenibili. Non solo, i suoi dirigenti hanno fatto una chiara richiesta alle compagnie aeree: smettere di vendere biglietti per il resto dell’estate.

Ma se il disagio di Heathrow è quello che desta senza dubbio più clamore, non significa che la situazione negli altri aeroporti internazionali sia migliore, anzi. Secondo i dati appena rilasciati da Hopper Inc, l’agenzia di viaggi online sostenuta dalla Goldman, l’aeroporto londinese non rientra nemmeno tra i 10 peggiori scali d’Europa per ritardi e cancellazioni questo mese. Si posiziona al 15esimo posto, con una media del 51 per cento dei suoi voli posticipati dall’inizio di luglio.

Quali sono gli aeroporti da evitare

A guadagnarsi il primo posto è l’aeroporto di Bruxelles, con ben il 72 per cento dei voli in ritardo e il 2,5 per cento cancellati. È seguito dall’Aeroporto Internazionale di Francoforte, primo in classifica se si considerano solo i voli annullati (il 7,8 per cento), dallo scalo di Eindhoven, quello londinese di Luton, il Liszt di Budapest, l’aeroporto di Lisbona, il Charles De Gaulle di Parigi, lo Schipol di Amsterdam, lo scalo di Nizza e l’aeroporto di Gatwick, sempre nella periferia londinese. Nell’altra lista, quella degli aeroporti più virtuosi, spicca al primo posto l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, con solo il 3 per cento dei voli in ritardo e l’1 per cento cancellati. In quinta posizione anche l’aeroporto di Catania, il Fontanarossa, con il 16 per cento delle partenze posticipate.

I dati del sito vengono raccolti tramite Official Aviation Guide, leader nella fornitura di informazioni e analisi digitali sugli aeroporti e le compagnie aeree. Le cifre, che riflettono la situazione con un ritardo di tre giorni, sono più aggiornate di qualsiasi fonte di dati pubblica. Ma un portavoce di Hopper ci tiene a specificare che i dati sono il risultato di una media dei primi nove giorni di luglio, calcolo che, per esempio, ha «premiato» Heathrow, che nei suoi giorni peggiori ha raggiunto una percentuale di ritardi del 62 per cento che l’avrebbe fatto finire nella lista dei peggiori. Con una differenza: un impatto esponenziale di migliaia di viaggiatori in più. Infatti, «Heathrow è molto più grande della maggior parte degli aeroporti e la nostra classifica si basa sulla percentuale di ritardi non sul numero di persone interessate», ha chiarito.

Consigli utili per ridurre i disagi

Affidarsi direttamente alla propria compagnia aerea

Nonostante i disagi provocati dagli scioperi siano sempre più inevitabili, esistono alcuni accorgimenti da tenere a mente per, quanto meno, limitare i danni. Il primo è quello di prenotare i voli direttamente tramite le compagnie aeree anziché tramite tour operator o servizi forniti da terze parti. Così facendo, spiega il New York Times, potrebbe essere più rapido modificare il proprio itinerario in caso di cancellazione o ritardo del volo. Un altro consiglio prezioso è quello di scaricare sullo smartphone l’app della compagnia con cui si viaggia: è il modo più rapido per avere aggiornamenti in tempo reale sullo stato del proprio volo.

Limitare il trasporto di bagagli

Un problema assai frequente nelle ultime settimane riguarda il recupero dei bagagli da stiva, che a volte sono stati riconsegnati ai loro proprietari quattro o cinque giorni dopo l’arrivo a destinazione. Ecco perché la scorsa settimana il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità ha consigliato di viaggiare soltanto con il bagaglio a mano. Se invece si ha necessità di imbarcare uno o più bagagli, meglio trasportare il necessario nello zaino in cabina e mettere in conto l’eventualità di riavere le valigie dopo alcuni giorni.

Fare attenzione alle coincidenze

Un suggerimento per chi deve prenotare più di un volo per raggiungere la meta finale, è di di pianificare soste più lunghe del solito. Questo perché, nel caso di ritardo del primo volo, se il successivo è gestito da una compagnia diversa, questa non rimborsa la tratta eventualmente non percorsa dal passeggero che ha perso l’aereo. Laddove possibile, poi, sarebbe meglio prenotare i primi voli della giornata, essendo quelli con minore probabilità di subire ritardi o cancellazioni. Sono anche quelli che, nel peggiore dei casi, rendono meno difficile ottenere una nuova prenotazione per lo stesso giorno.

Non arrivare in aeroporto troppo in anticipo

Infine, il consiglio è di non farsi prendere dall’ansia e non arrivare in aeroporto con eccessivo anticipo, in modo da evitare di sovraffollare inutilmente le file in fase di imbarco dei bagagli e dei gate, creando ulteriore disagio. In extremis, ossia in caso di annullamento del volo, niente panico: viene in aiuto il regolamento europeo, l’UE261 del 2004, che prevede la possibilità di risarcimento del prezzo pieno del biglietto entro sette giorni, oppure l’imbarco su un volo alternativo verso la destinazione inizialmente scelta. È previsto anche un indennizzo, ma con alcune eccezioni.

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