L’infermiere accusato di aver ucciso due pazienti: «Vittime scelte a caso, odiava l’ospedale»

Si chiama Vincenzo Villani Conti e avrebbe inoculato a due donne dosi massicce di Diazepam e Midazolam

Si chiama Vincenzo Villani Conti, ha 50 anni, è infermiere del Reparto di medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza dell’ospedale Cannizzaro di Catania. La procura lo accusa di aver inoculato a due donne – una ultra 60enne ed una di 80 anni – dosi massicce di Diazepam e Midazolam, farmaci controindicati rispetto alle loro patologie, provocandone la morte. L’uomo è stato arrestato per omicidio premeditato pluriaggravato dopo l’ordinanza del Gip di Catania. E la polizia si è mossa dopo le denunce di due psicologi che avevano in cura l’uomo e che, dopo aver raccolto le sue “confidenze”, hanno avuto dei sospetti che fosse accaduto qualcosa di grave, raccontando tutto in Procura.


Gli omicidi

Gli omicidi di cui Villani Conti è accusato sono stati commessi il 2 dicembre del 2020 e il 16 gennaio del 2021. Villani, secondo l’accusa, ha atteso di rimanere solo con le due donne per agire. Ha agito durante il turno di notte. Le tracce dei due medicinali sono state trovate a maggio, quando la procura ha disposto la riesumazione dei cadaveri. E ci sono altri tre decessi sospetti su cui ancora si indaga. Villani avrebbe rubato le medicine in ospedale. L’infermiere avrebbe detto loro di essere «mosso da uno stato di preoccupante distacco emotivo maturato nei confronti dei pazienti a causa del comportamento vessatorio dei superiori».


All’indagato i pubblici ministeri contestano l’aggravante della premeditazione, quella dei futili motivi e di aver approfittato dello stato di minorata difesa delle pazienti. La Procura parla di una successione di eventi che supporta il giudizio di gravità indiziaria. L’Azienda ospedaliera ha sospeso dal servizio l’infermiere ed avviato il procedimento disciplinare previsto dalla normativa. Spiegando di aver fattivamente collaborato sin dall’inizio con l’autorità giudiziaria. Una ispezione amministrativa è stata disposta dall’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza.

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