La scena di «Don’t look up» diventa realtà, la conduttrice al meteorologo: «Allarme clima? Sii felice per il bel tempo» – Il video

Il 14 luglio il meteorologo britannico John Hammond ha pronosticato la possibile morte di «centinaia, se non migliaia» di persone nel Regno Unito a causa del grande caldo che sta colpendo il Paese, una scena simile a quella del film di Netflix

La scena andata in onda in tv è sembrata a parecchi già vista, e in effetti le somiglianze con quella dell’ultimo fortunato film con Leonardo Di Caprio sono tantissime. Il 14 luglio il meteorologo britannico John Hammond, ospitato da un programma della rete televisiva GB News per parlare dell’intensa ondata di calore che pochi giorni dopo avrebbe colpito il Regno Unito, ha spiegato che il grande caldo avrebbe causato molti disagi e che avrebbe potuto comportare la morte di «centinaia, se non migliaia» di persone, come avvenuto in Portogallo e Spagna. Una dichiarazione che deve essere parsa eccessiva almeno a una delle conduttrici del programma, Beverly Turner, che ha subito interrotto Hammond: «John, dovremmo essere felici per il meteo e tutto il resto, non so che cosa sia successo a voi meteorologi per diventare tutti così fatalisti e messaggeri di sventure».


La presentatrice ha poi aggiunto che il Regno Unito avrebbe conosciuto estati molto calde già in passato, quando ancora non si parlava di riscaldamento globale, nonostante le evidenze scientifiche e i dati raccolti negli ultimi decenni abbiano dimostrato chiaramente come le ondate di calore siano sempre più frequenti e intense, soprattutto in Europa. La breve querelle tra Turner e Hammond ha ricordato a molti una sequenza di Don’t look up, film di Adam McKay uscito su Netflix nel 2021, in cui un’accalorata Jennifer Lawrence e un compassato Leonardo Di Caprio, nei panni di due scienziati, ospiti come Hammond di un programma tv, cercano di convincere la conduttrice, Cate Blanchet, che «il pianeta sta per essere distrutto».


Il riferimento qui è all’imminente arrivo sulla Terra di una cometa, metafora del cambiamento climatico ormai inarrestabile e potenzialmente capace di generare catastrofi. La somiglianza tra i due episodi, quello reale del 14 luglio scorso e quello virtuale di Don’t look up, è evidente. Resta il fatto che l’ammonimento del meteorologo non sembra aver allarmato la sua interlocutrice come ci si sarebbe aspettati. Turner, infatti, aveva messo in discussione già in passato le evidenze scientifiche sul riscaldamento globale e più di recente sulla sicurezza dei vaccini contro il Coronavirus.

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