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Ucraina, il nuovo allarme dell’Aiea: «La centrale di Zaporizhzhia è fuori controllo, violati tutti i principi di sicurezza»

04 Agosto 2022 - 10:44 Gaia Terzulli
Il direttore dell'Agenzia, Rafael Grossi, lancia un appello a Mosca e Kiev: fateci visitare gli impianti

La più grande centrale nucleare europea in Ucraina, occupata dalle forze russe, «è completamente fuori controllo». A dirlo è il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, stando a quanto riportato dai media internazionali. Secondo l’esperto la situazione nell’impianto di Zaporizhzhia, che le truppe russe hanno sequestrato all’inizio di marzo, subito dopo l’invasione dell’Ucraina, diventa ogni giorno più pericolosa. «C’è un catalogo di cose che non dovrebbero mai accadere in nessun impianto nucleare», ha detto Grossi aggiungendo che «la situazione è molto fragile. Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato in un modo o nell’altro e non possiamo permettere che questo continui».

L’appello a Russia e Ucraina

Secondo quanto riportato dal sito Euronews, il direttore di AIEA è sceso più nel dettaglio, spiegando perché la situazione della centrale sia così delicata: «Affinché qualsiasi impianto nucleare possa funzionare normalmente e in modo sicuro, ci sono una serie di principi e norme che devono essere rispettati», avrebbe spiegato. «E quando guardiamo alla situazione molto particolare che abbiamo a Zaporizhzhia, vediamo che la maggior parte di essi, se non tutti, sono stati violati». Infine, Grossi ha lanciato un appello urgente alla Russia e all’Ucraina affinché permettano agli esperti AIEA di visitare rapidamente il complesso per stabilizzare la situazione ed evitare un incidente nucleare.

Obiettivo: spaventare l’Occidente

Secondo Donatella Rovera, Senior Crisis Adviser di Amnesty International, «È probabile che le forze russe utilizzino la centrale nucleare di Zaporizhzhia per giocare sui timori occidentali di un disastro nucleare in Ucraina, probabilmente nel tentativo di degradare la volontà dell’Occidente di fornire supporto militare a una controffensiva ucraina».

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