Due missili a bassa quota sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia – Il live blog

62esima giornata di guerra. Le notizie più importanti, mappe e approfondimenti a cura della redazione di Open

Nella 62esima giornata della guerra in Ucraina la Russia ha avvertito il mondo di non sottovalutare i rischi di una guerra nucleare e ha fatto sapere che le armi date dall’Occidente a Kiev saranno considerate obiettivi legittimi da Mosca. Intanto gli Stati Uniti si sono impegnati a consegnare 713 milioni di dollari in nuovi aiuti per l’Ucraina, mentre il ministro degli Esteri di Kiev Kuleba ha detto che Mosca sente il pericolo di una sconfitta nella guerra. Il ministero della Difesa russo ha affermato che i suoi missili ad alta precisione hanno distrutto sei strutture che alimentavano le ferrovie utilizzate per consegnare armi straniere alle forze ucraine nella regione orientale del Donbass.


15.00 – Londra: «Sì alle armi in Ucraina». Mosca ribatte: «Altra benzina sul fuoco»

EPA/NEIL HALL/ Londra

«L’Ucraina usa le nostre armi contro i territori di Mosca? Azione interamente legittima». Queste le dichiarazioni del viceministro della Difesa, James Heappey sull’invio di armi a Kiev da parte dei Paesi occidentali. «Non è sul tavolo alcun coinvolgimento diretto della Nato contro Mosca» ha poi ribadito Heappey. A rispondere alle dichiarazoni del governo britannico è stato direttamente il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov: «I Paesi occidentali continuano a gettare benzina sul fuoco fornendo armi all’Ucraina».


14.30 – Chernobyl. «Il livello di radioattività della centrale è tornato normale»

Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi ha comunicato che il livello di radioattività dell’ex centrale nucleare è «tornato normale». In un primo lancio di agenzia, l’Afp aveva comunicato invece che i livelli fossero «anormali». Un errore di trascrizione, di cui la stessa agenzia francese si è scusata. Nel corso dell’occupazione russa dell’impianto, i livelli di radioattività si sarebbero alzati per via dei massicci movimenti di mezzi e truppe sui terreni contaminati. Nel corso della visita all’ex centrale in occasione dell’anniversario del disastro del 1986, Grossi ha però chiarito che i livelli al momento sarebbero tornati sotto i livelli di guardia.

Chernobyl

12.00 – Guterres a Lavrov: «Cessate il fuoco subito»

EPA/SALVATORE DI NOLFI/ Antonio Guterres

Atterrato a Mosca poche ore fa, il Segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha incontrato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov invitandolo a un immediato cessate il fuoco. «Siamo interessati a trovare i modi per creare le condizioni di un cessate il fuoco in Ucraina il prima possibile, dobbiamo fare tutto ciò che è possibile», ha detto Guterres. Nel pomeriggio il Segretario verrà ricevuto anche dal presidente russo Vladimir Putin.

11.00 – Il vertice straordinario sulle armi. «Riuniti per far vincere Ucraina»

In Germania è ufficialmente cominciato il vertice straordinario per l’Ucraina nella base statunitense di Ramstein. Sono 40 i Paesi invitati, rappresentati dai rispettivi ministri della Difesa. «L’urgenza della situazione è nota a tutti. Possiamo fare di più», ha detto in apertura di summit il segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin. «Siamo qui riuniti per aiutare l’Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia. La battaglia di Kiev entrerà nei libri di storia». E ha continuato: «La situazione sul campo è cambiata, con l’offensiva nel sud e nel Donbass dobbiamo capire di cosa ha bisogno l’Ucraina per combattere». A rappresentare l’Italia il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

10.30 – Il centro radiofonico saltato in aria in Transnistria

Un centro di trasmissione radiofonica russo è stato fatto saltare in aria in Transnistria, all’indomani delle esplosioni avvenute vicino al ministero della Sicurezza nell’autoproclamata Repubblica in Moldavia. «Due delle più potenti antenne sono fuori uso», ha fatto sapere il ministero dell’Interno, precisando che non ci sono stati feriti.

9.30 – Missili sulla centrale di Zaporizhzhia

Due missili lanciati dall’esercito russo hanno volato a bassa quota questa mattina sopra la centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar, nell’Ucraina sud-orientale. Lo riferisce il servizio stampa di Energoatom, l’operatore nucleare statale dell’Ucraina, citato da Ukrinform. «Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari, è una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo», ha detto il Ceo di Energoatom Petro Kotin. Negli attacchi ci sono stati almeno un morto e un ferito: «Due missili hanno colpito in mattinata l’area di una delle imprese cittadine. Il terzo razzo è esploso in aria. Le strutture infrastrutturali dell’impresa sono state danneggiate e distrutte», conclude l’amministrazione militare regionale.

8.30 – Fumo da Azovstal

Una densa nube di fumo nero sta uscendo dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo scrive su Twitter NextaTv, il media bielorusso, che pubblica due immagini della nube nera che si alza dalla fabbrica.

5.00 – Coprifuoco a Kiev

A Kiev è in vigore il coprifuoco notturno dal lunedì al venerdì a causa delle «azioni provocatorie» della Russia. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Pavliuk in un post su Telegram. Il coprifuoco durerà dalle 22 alle 5 ora locale. «Vi ricordiamo che durante il coprifuoco è vietato sostare per strada e in altri luoghi pubblici, spostarsi con i mezzi o a piedi», ha detto Pavliuk ricordando che coloro che sono coinvolti in lavori a infrastrutture critiche e che hanno un permesso speciale sono esenti dalla misura. «Durante la legge marziale è importante aderire ai requisiti e alle decisioni che vengono attuate sul campo. Tali misure aiutano a proteggere la popolazione dalle azioni provocatorie del nemico», ha concluso Pavliuk.

3.59 – Kiev: Mosca ha paura di perdere la guerra

«La Russia perde l’ultima speranza di spaventare il mondo per il sostegno all’Ucraina. Da qui il discorso di un “reale” pericolo della Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina». Lo scrive su Twitter il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. «Per questo il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale», conclude.

00.00 – Lavrov: terza guerra mondiale pericolo reale

La terza guerra mondiale è diventata un pericolo reale. Le armi che l’Occidente dà all’Ucraina sono considerate dalla Russia obiettivi legittimi. E il conflitto ucraino finirà con un accordo che però dipenderà dalla situazione militare. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un’intervista rilasciata al canale televisivo di stato Channel One torna a minacciare l’uso di armi nucleari e accusa la Nato di essere entrata in guerra per procura contro Mosca. Poi minaccia: quelle stesse armi date a Kiev finiranno in mano ai terroristi che colpiranno i paesi da cui provengono. A proposito dell’uso di testate nucleari, Lavrov ha ricordato che a gennaio i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu hanno rilasciato una dichiarazione sull’inammissibilità di una guerra di questo tipo. «Questa è la nostra posizione di principio, – ha sottolineato – siamo guidati da questo, e ovviamente non vorrei vedere questi rischi gonfiati artificialmente ora, quando i rischi sono piuttosto significativi».

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