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La bufala sul Premio Nobel Otto Warburg e la fantomatica dieta alcalina contro il cancro

09 Agosto 2022 - 19:02 David Puente
Una bufala datata, ma ancora in voga per diffondere le false teorie su fantomatiche diete per combattere il cancro

Circola un’immagine che ritrae uno scienziato tedesco di nome Otto H. Warburg che avrebbe ricevuto il premio Nobel per la scoperta della causa primaria del cancro. Il tutto viene accompagnato da un lungo testo dove si afferma che pochi conoscono questa «notizia che ha dell’incredibile», così come la presunta “ricetta” per evitare di contrarre il tumore denigrando la chemioterapia.

Per chi ha fretta

  • Lo scienziato Otto H. Warburg non ha vinto il Nobel per la scoperta della causa primaria del cancro.
  • Non risulta che l’ambiente acido generi i tumori, mentre è noto sia una conseguenza del tumore stesso.
  • La cosiddetta “dieta alcalina” per prevenire i tumori non risulta avere fondamento scientifico.

Analisi

Ecco il testo dell’immagine presente nel post Facebook della pagina Etica Ippocratica di lunedì 8 agosto 2022:

La causa primaria del cancro fu scoperta nel 1931.

Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto H. Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta della causa primaria del cancro, ma…

Non si tratta di una “novità”. L’immagine e il testo del post circolano dal 2012, come possiamo notare dalla seguente pubblicazione che ha ottenuto nel tempo oltre 58 mila condivisioni:

Le teorie del post

Riportiamo alcune parti del testo che accompagna l’immagine:

Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico. Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule). L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido. Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: Se una persona ha uno, ha anche l’altro”. Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo. Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”. Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno. Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.

Il Premio Nobel per un’altra scoperta

Otto Heinrich Warburg ha vinto veramente il Premio Nobel nel 1931, ma non per aver scoperto la causa dei tumori: i suoi studi si basavano sul metabolismo di questi ultimi, in particolare sulla respirazione cellulare di quei tessuti. Questa scoperta prende il nome di “effetto Warburg“, come spiegato Lewis Cantley, primario di oncologia al BIDMC (Beth Israel Deaconess Medical Center):

Attraverso l’effetto Warburg, le cellule cancerose producono energia assumendo glucosio a una velocità molto superiore di quella delle altre cellule; d’altra parte utilizzano una frazione minore di quel glucosio per la produzione di energia. Ciò permette alle cellule di funzionare in modo molo simile alle cellule fetali, promuovendo una crescita rapida.

Questo cosa comporta? Lo spiega la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro:

Warburg scoprì che tra i tanti cambiamenti che i tessuti tumorali inducono a livello locale, nell’organo in cui proliferano, vi era anche un aumento della produzione di energia da parte delle cellule attraverso un fenomeno chiamato glicolisi, ovvero attraverso il consumo di glucosio. Questo meccanismo si attiva in genere solo quando i tessuti sono a corto di ossigeno: nel caso dei tumori, invece, la glicolisi ha luogo anche in presenza di quantità di ossigeno 200 volte superiori a quelle normali. Produrre energia in questo modo ha però un effetto collaterale: nei tessuti rimangono, come scorie, alcune sostanze acide, tossiche per l’organismo, che richiedono tempo per essere smaltite. L’ambiente acido, hanno scoperto altri scienziati dopo Warburg, è favorevole alla proliferazione dei tumori perché corrode i tessuti sani e crea spazio per quelli malati.

Contrariamente a quanto affermato nel post social, non è l’ambiente acido a causare il cancro, ma risulta essere una conseguenza di quest’ultimo.

La bufala della “dieta alcalina”

Nel post leggiamo:

L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.

[…]

Non abusare del sale o evitarlo il più possibile. Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.

[…]

Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile, per il cancro, comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.

La cosiddetta “dieta alcalina” può combattere il cancro? No! Viene tutto spiegato in un’intera area del sito della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro che, per semplicità, riporta la seguente spiegazione in sintesi:

  • L’idea che sia possibile combattere il cancro rendendo basico il pH dei tessuti con un intervento dietetico esterno è priva di fondamento scientifico.
  • I succhi gastrici necessari alla digestione sono intensamente acidi e sono quindi in grado di acidificare un alimento alcalino subito dopo che lo abbiamo ingerito e ben prima che venga assorbito.
  • Il pH dell’organismo è pari a 7,4: questo valore rappresenta un punto di equilibrio essenziale per la sopravvivenza, equilibrio che viene salvaguardato dai processi metabolici.
  • Se davvero riuscissimo ad alcalinizzare il nostro pH, andremmo in alcalosi metabolica, una situazione che si verifica in alcune malattie e che richiede un immediato intervento medico perché può essere potenzialmente mortale.
  • Nessuna dieta da sola può curare il cancro.

La bufala del bicarbonato

L’ambiente acido, riscontrato come favorevole per la proliferazione dei tumori, è alla base di una teoria pseudoscientifica di un noto ex medico italiano, Tullio Simoncini. Il cosiddetto “Metodo Simoncini” riguarda l’uso del bicarbonato di sodio, sostanza basica, per neutralizzare l’effetto degli acidi. Una pratica, sostenuta attraverso bufale da un suo collaboratore di nome Massimo Mazzucco, che è costata la vita a un giovane 27enne malato di tumore, Luca Olivotto. Simoncini è stato radiato dall’Ordine dei medici e processato per omicidio colposo ed esercizio abusivo della professione.

Conclusioni

L’immagine circola attraverso i social da anni, come dimostrato anche da un articolo di Butac del 2013, e riporta una falsa informazione riguardo il Premio Nobel ottenuto dallo scienziato tedesco. Le scoperte di quest’ultimo non confermano in alcun modo le teorie basate sulla cosiddetta “dieta alcalina” e le bufale come il bicarbonato per curare i tumori.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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