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L’invito del dottor Gasparoni a non vaccinarsi è un’antologia di leggende No vax

11 Agosto 2022 - 06:57 Juanne Pili
Ecco perché il Centro di medicina Montebelluna ha fatto bene a prendere le distanze dal comunicato

Circola attraverso diverse condivisioni su Facebook l’immagine di un comunicato cartaceo, che invita a non assumere i vaccini (specialmente quelli a mRNA) contro il nuovo Coronavirus. L’autore è un medico, il dottor Pietro Gasparoni, e vista l’intestazione sembra parlare a nome del Centro di medicina Montebelluna. Ma attenzione, non è affatto così. Vediamo quali erano le argomentazioni del medico e perché il Centro medico privato ha fatto bene a prendere le distanze.

Per chi ha fretta:

  • Il documento in oggetto anche se apparentemente autorevole non ha valore scientifico.
  • Si trovano al loro interno affermazioni prive di fonti a supporto già abbondantemente smentite.
  • Il Centro di medicina ha preso le distanze dal documento, chiudendo prontamente la collaborazione con l’autore.

Analisi

Il testo, scritto con uno stile che piace negli ambienti complottisti e No vax, esordisce con un «NON Vaccinatevi» seguito da tre punti esclamativi. Si trovano al suo interno anche affermazioni oltraggiose verso un governatore e un ministro della Repubblica: «Zaia, grande, infinito bugiardo e manipolatore mediatico […] il lombrosiano microcefalo Speranza sostiene una distorta informazione unica». Qual è invece l’informazione “alternativa” proposta dal dottor Gasparoni? In sostanza si tratta di una antologia di vecchie affermazioni provenienti dagli ambienti No vax, rivelatesi infondate:

Perché oggi così tanti positivi al SarsCov2? Perché così tanti Herpes zoster […] Perché molte malattie autoimmuni a breve distanza dalle vaccinazioni?

In sostanza, secondo Gasparoni i vaccini a mRNA imponendo alle cellule di produrre la proteina Spike (S) causerebbero una immunodeficienza, dovuta al fatto che «la filiera dell’immunità naturale» verrebbe meno, rendendo il vaccinato meno protetto. Non si tratta solo di semplificazioni. La storia dei vaccini a mRNA che generano immunodeficienza è stata analizzata nel progetto Open Fact-checking in diversi articoli e non trova riscontro nella letteratura scientifica seria. Anzi, abbiamo visto che spesso si distorcono i documenti ufficiali, pur di rafforzare i preconcetti sui vaccini. Del resto il documento non si appoggia ad alcuna fonte e la stessa azienda con cui collaborava l’autore ne prende le distanze.

Breve elenco delle nostre analisi precedenti

L’epilogo con il centro medico

L’8 agosto l’azienda pubblica un post nella sua pagina ufficiale, dove prende le distanze. «Centro di medicina non è l’autore di tale comunicazione da cui si dissocia integralmente – continua la smentita -, sia nelle forme che soprattutto nei contenuti. Verranno avvisate le autorità competenti per impedirne l’ulteriore divulgazione». Due ore dopo il dottor Gasparoni conferma di fatto di essere l’autore del documento, pubblicando nella sua bacheca Facebook un post dove paragona l’Azienda al don Abbondio de I promessi sposi: «come don Abbondio. I soldi fanno soldi. E il V . . .us ha arricchito i centri privati. PS: Spero vi sia una massiccia condivisione. Perché è ora di dire basta. Anche agli approfittatori». Così il giorno dopo appare un nuovo post dell’Azienda, dove la presa di distanze nei confronti del medico diventa inequivocabile: «si informa che a partire dalla data odierna, il Centro di medicina non collabora più con il dott. Gasparoni».

Conclusioni

Lo ricordiamo nuovamente: i vaccini anche se non garantiscono la protezione contro l’infezione sono invece protettivi anche nel lungo periodo (coi debiti richiami) contro le forme gravi e i decessi. Infatti non siamo più in una situazione paragonabile alla prima ondata pandemica, con le terapie intensive intasate. Non è mai stata riscontrata una sindrome da immunodeficienza collegata ai vaccini.

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