Gina Lollobrigida, per decenni icona del cinema italiano, si candida a 95 anni come capolista al collegio uninominale del Senato a Latina con Italia sovrana e popolare, la lista promossa da Partito comunista, Patria socialista, Azione civile, Ancora Italia e Riconquistare l’Italia. L’attrice romana conferma la sua scelta in un’intervista al Corriere della Sera, a cui spiega di essere «stufa di sentire i politici litigare tra loro senza mai arrivare al dunque» e di aver preso questa decisione parlando con il suo avvocato, Antonio Ingroia. «Finché c’è l’energia la uso per le cose importanti, soprattutto per il mio Paese. Mi batterò perché sia il popolo a decidere, dalla sanità alla giustizia. L’Italia sta messa male, voglio fare qualcosa di buono e positivo», dice. È pronta a collaborare con tutti, per il bene del Paese, ma per il momento non pensa a una campagna elettorale. Che non sarebbe la prima: l’attrice si candidò nel 1999 con la lista dei Democratici di Romano Prodi, per le elezioni europee. Ottenne in tutto circa 10 mila preferenze, non abbastanza per venire eletta. «È stata un’esperienza, nella vita si può perdere e si può vincere», commenta. Questa volta, accanto a lei, non ci sarà il suo figlioccio e segretario Andrea Piazzolla, accusato tra le altre cose di essersi appropriato in modo indebito di 130 mila euro appartenenti all’attrice.
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