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No! Robert F. Kennedy Jr. non ha dimostrato alla Corte Suprema Usa che i vaccini anti Covid causino «danni irreparabili»

24 Agosto 2022 - 22:33 Antonio Di Noto
La causa vinta da Kennedy non ha nulla a che vedere con i vaccini per il Covid, né con la formulazione del farmaco. Riguarda solamente degli obblighi formali ai quali l'HHS non ha adempito in tempo

Secondo diversi post che circolano su Facebook, l’avvocato ambientale Robert F. Kennedy Jr, nipote dell’ex presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy avrebbe vinto una «causa contro tutti i lobbisti farmaceutici». Kennedy è noto per le sue posizioni antivacciniste, ed è alla guida di un gruppo no vax molto popolare: Children Health’s Defence. L’uomo ha fatto causa agli Stati Uniti in materia di vaccini. Il caso, però non riguardava la sicurezza dei medicinali, ma un diverbio riguardo le informazioni richieste dall’associazione di Kennedy all’HHS (Dipartimento di Sicurezza e dei Servizi Umani).

Per chi ha fretta:

  • Una società di Robert F. Kennedy Jr. ha effettivamente vinto una causa contro gli Usa.
  • Il tribunale, però, era la corte distrettuale di New York, non la Corte Suprema.
  • L’HHS ha perso la causa per un mancato rispetto delle tempistiche, non perché i vaccini «causano danni irreparabili».

Analisi

Di seguito riportiamo il messaggio completo che circola sui social. Mentre più in basso è possibile vedere uno screenshot del post che lo condivide.

«Sentenza della Corte Suprema. Quasi nessuno ha notato che Robert F. Kennedy Jr. ha vinto la causa contro tutti i lobbisti farmaceutici. I vaccini Covid non sono vaccini. Nella sentenza la Cassazione conferma che il danno causato dalle terapie geniche mRNA Covid è irreparabile. Poiché la Corte Suprema è la più alta corte degli Stati Uniti, non ci sono ulteriori ricorsi e gli appelli sono stati esauriti. Robert F. Kennedy ha sottolineato in una prima affermazione che questo è stato un successo possibile solo grazie alla cooperazione internazionale di un gran numero di avvocati e scienziati. Naturalmente, questa sentenza apre qualcosa a livello internazionale, soprattutto qui in Svizzera, questa sentenza dovrebbe fare scalpore, perché la Svizzera ha una posizione speciale qui con la sua costituzione federale. Da un lato, il Codice di Norimberga nella costituzione con l’articolo 118b e l’uso improprio dell’ingegneria genetica nell’uomo sono vietati in Svizzera, secondo l’articolo 119 della Costituzione federale. A ciò si aggiunge l’articolo 230bis del codice penale, … Pertanto, gli autori rischiano fino a 10 anni di reclusione. Ma questa sentenza dovrebbe anche far prendere atto al resto del mondo, perché il Codice di Norimberga è valido a livello internazionale ed è anche incluso nell’articolo 7 del Patto internazionale sui diritti civili e politici. Nel caso di accuse penali, la dichiarazione deve includere un riferimento allo scandalo Contergan per dare particolare peso all’importanza di questa accusa. La politica si trova quindi ad affrontare un caldo autunno».

Parte del messaggio è stata estrapolata per creare dei post ancora più ambigui. Si tratta del passaggio dove la descrizione del post indica che« i vaccini covid non sono vaccini». Altri elementi comuni confermano che i due post si riferiscono alla stessa bufala. In entrambi si parla di «danni irreparabili» che sarebbero stati certificati da una sentenza della «corte suprema». Di seguito vediamo uno screenshot del post e riportiamo il testo completo.

«CORTE SUPREMA USA: I vaccini Covid NON sono vaccini. Nella sentenza la cassazione conferma che il danno causato dalle Terapie Geniche mRNA Covid è IRREPARABILE»

La storia legale

Una causa che coinvolge gli Stati Uniti e Robert F. Kennedy in materia risale al 2018. L’associazione antivaccinista di Kennedy ICAN (Informed Consent Action Network) fece causa all’HHS poiché questa aveva violato il Freedom of Information Act. L’associazione aveva richiesto all’HHS di fornire delle copie dei rapporti di sicurezza, ma il dipartimento, aveva impiegato troppo tempo a condividere le informazioni. Similmente, l’HHS avrebbe dovuto rendere disponibili i rapporti dei Comitati del Congresso sul miglioramento della sicurezza dei vaccini come stabilito dal Vaccine Injury Compensation Program del 1986. ICAN aveva fatto notare che i rapporti non erano stati diffusi, e l’HHS rispose non riuscire a trovarli. Per questo motivo, come spiega Myth Detector, ICAN vinse la causa. Com’è evidente dal merito della causa e dall’anno in cui si è svolta – il 2018 – la decisione della Corte di New York non riguarda il funzionamento dei vaccini a mRNA. Da nessuna parte si legge che questi causano «danni irreparabili», ma semplicemente il mancato adempimento di alcuni obblighi formali da parte della HHS.

Il codice di Norimberga

Viene anche fatto riferimento al Codice di Norimberga che, in seguito ali orrori commessi dai medici nazisti in numerosi esperimenti sugli esseri umani, impone di non effettuare esperimenti medici su volontari umani a meno che non «diano risultati fruttuosi per il bene della società altrimenti impossibili da ottenere tramite altri metodi di studio». Applicando il principio ai vaccini contro il Covid, risulta evidente che non sarebbe stato possibile verificare se i vaccini potessero effettivamente porre un freno alla pandemia senza un’inoculazione massiccia della popolazione. Questa è comunque iniziata solo dopo l’approvazione dell’Ema e dell’Fda nei territori competenti.

Conclusione:

Una società dell’antivaccinista Robert F. Kennedy Jr. ha vinto una causa contro l’HHS. Contrariamente a quanto sostengono i no vax, però il processo, del 2018, non aveva nulla a che vedere con i vaccini a mRNA contro il Covid causano danni irreparabili. Il tribunale che ha espresso il giudizio, inoltre, era la corte distrettuale di New York, e non la Corte Suprema.

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