Mancano medici, l’ospedale San Martino di Genova sospende per 3 mesi gli interventi chirurgici programmati: «Non avevamo scelta»

Secondo una stima saranno rinviate a dicembre almeno 200 operazioni non urgenti

L’ospedale San Martino di Genova, il più grande della Liguria, dalla prossima settimana sospenderà per tre mesi gli interventi chirurgici programmati per dare priorità solo quelli oncologici e alle urgenze. Una misura a cui l’ospedale ricorre per la prima volta nella sua storia e che non ha mancato di suscitare reazioni in Consiglio regionale. Il Partito Democratico ha parlato di «un provvedimento senza precedenti, che dimostra l’incapacità della Giunta Toti di gestire e risolvere i problemi della sanità ligure». Solo il personale infermieristico al San Martino accusa una carenza di «230 professionisti, che si aggiungono alla mancanza di anestesisti, tecnici di laboratorio e di radiologia».


Una situazione davanti a cui Ferruccio Sansa, capogruppo della lista Sansa in consiglio regionale, annuncia di voler rispondere con «una manifestazione di piazza». In Liguria, fa notare, «si aspettano anche 50 giorni per operare una persona malata di tumore. Quasi due mesi. Può fare la differenza tra guarire e non guarire. È la terribile responsabilità che si porta addosso chi governa la nostra sanità». La direzione sanitaria del San Martino, come ha rivelato oggi Il Secolo XIX, ha parlato di «provvedimento doloroso, ma inevitabile», confermando lo scenario descritto da Sansa. «Dobbiamo garantire le urgenze e la chirurgia oncologica. Una donna con un tumore al seno deve essere operata in un mese, ma eravamo arrivati anche a 50 giorni». Secondo una stima saranno rinviate a dicembre almeno 200 operazioni non urgenti: «Ci rendiamo conto che penalizziamo chi aspetta per ernia, varici o altro, ma non c’era scelta».


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