Crotone, esplode un container su un rimorchiatore ormeggiato nel porto: 3 morti e 2 feriti – Il video

La causa dell’incidente potrebbe essere un serbatoio a bordo di un’imbarcazione vicina

Uno scoppio nella sala macchine di un rimorchiatore ormeggiato da diversi giorni al porto di Crotone. Un’esplosione, avvenuta intorno alle 17:30 di oggi, 31 agosto, che ha portato alla morte di tre persone. L’imbarcazione, battente bandiera maltese, era fermo allo scalo perché sottoposto a manutenzione. Ad essere investiti dall’esplosione sono stati proprio i membri dell’equipaggio che stavano effettuando quei lavori. Tre di loro, due indiani e un egiziano, sono morti sul colpo. Un quarto è rimasto ferito e ora è ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Crotone, mentre un quinto è stato trovato in evidente stato confusionale. Secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, sarebbe esplosa la bombola della saldatrice che le vittime stavano utilizzando. Lo scoppio è stato così forte da aver scaraventato due delle vittime sulla banchina del porto e la terza in mare. All’inizio si pensava che altre quattro persone fossero disperse in mare, ma in realtà erano già scese dalla nave. Sull’incidente è stata parte un’inchiesta da parte della Procura di Crotone, per accertare eventuali responsabilità. In particolare, sta verificando il rispetto delle condizioni di sicurezza degli operai a bordo. La saldatrice, le parti della bombola ancora utilizzabili e altro materiale tecnico sono stati sequestrati. Il rimorchiatore Asso, sul quale si è verificata l’esplosione, era al servizio delle piattaforme Eni al largo di Crotone per l’estrazione del metano.


Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha definito l’episodio un «fatto gravissimo e tristissimo, che coinvolge ingiustamente chi cerca di guadagnarsi la pagnotta e poi perde la vita in questo modo tragico». Il primo cittadino ha sottolineato come «le norme sul lavoro, anche quelle più semplici da rispettare, non vengono rispettate affatto». Anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha commentato la vicenda: «Ancora persone che hanno perso la vita sul lavoro. Non bisogna abbassare la guardia sulla sicurezza in ogni settore», ha scritto su Twitter: «È una questione di civiltà e di rispetto per la dignità di ogni essere umano».


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